Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /56

Oggi 25 settembre lo dedichiamo al murale scomparso. Scomparso non perché, nella logica degli eventi un muro a portata di mano può essere conquistato da chiunque e quindi in questa prospettiva il murale, per antonomasia, è una delle cose più effimere, bensì scomparso per l’idiozia degli esseri umani!

Il murale che vediamo questa sera era una delle opere realizzate, nel corso degli anni, nell’ex cinema Volturno di Roma, che occupato dai giovani del quartiere per impedire che fosse trasformato in sala bingo, era diventato un centro di aggregazione sociale immerso in un deserto culturale apocalittico quale è il rione Castro Pretorio di Roma ed in generale tutta la zona che gravita intorno alla stazione ferroviaria di Roma Termini.

Nel corso dell’estate il cinema Volturno è stato sgomberato dalla forza pubblica; per quanto ho verificato di persona passandoci davanti  in bicicletta il giorno successivo, una montagna di calcinacci svettava nell’atrio picchettato da una moltitudine di g-man nostrani. E’ dato di pensare, fino a dimostrazione contraria, che l’accanimento maggiore si sia scatenato proprio contro i moltissimi murales che, in segno di solidarietà e sostegno, decine e decine di street artist non solo italiani (basta citare fra gli stranieri Borondo per capire il livello artistico della questione) e chi quindi le opere o comunque la maggior parte di esse siano andate irrimediabilmente distrutte sotto i picconi di solerti muratori.

L’artista è Solo che in questa occasione ci presenta due dei suoi supereroi, Batman e Robin.

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