Questa sera, siamo al 27 di febbraio, vi intratteniamo per raccontarvi una piccola storia:
Un giorno tre amici, che condividono sia passione che capacità artistiche, hanno deciso di fare la conoscenza “culturale” di tre famiglie particolari che sono passate per Torpignattara, quella zona della media periferia est di Roma assurta alle cronache giornalistiche nel recente passato; famiglie che, con superficialità, verrebbero definite diversissime fra loro ma che ad una analisi più attenta rivelano un denominatore comune, quello di essere tutte e tre dei migranti. Ognuna di queste famiglie è riuscita a costruirsi una identità e ad integrarsi nel tessuto sociale. Uno degli amici, David, è andato da Liu, giovane donna cinese che gli ha raccontato la storia della sua famiglia: il padre arrivò a Roma nel 1979, cacciato dalla Cina per essersi permesso il lusso di volere una seconda figlia, cosa vietatissima in quel paese. Questa scelta voleva dire una sola cosa: la perdita del lavoro e così fu costretto a scappare. Il secondo amico, Luca ha fatto la conoscenza della famiglia di Rupali, una donna venuta dal Bangladesh nel 1999; formatasi una famiglia, ha avuto un figlio che ora frequenta la scuola media “Carlo Pisacane” di Torpignattara (n.d.r. – si tratta di quella scuola dove le mamme qualche mese fa hanno cacciato in malo modo il fascio-leghista Borghezio). Il terzo amico, Nicola, si è recato presso la famiglia Caporello, e lì gli hanno raccontato che il loro bisnonno era arrivato da Palestrina in cerca di lavoro che al suo paese non aveva mai avuto e, lavorando sodo, aveva sconfitto la miseria ed aveva dato un futuro dignitoso ai propri figli.
Tutti e tre questi amici, avendo la fortuna di rispondere al nome di tre street artist bravissimi, nell’ordine Diavù, Lucamaleonte e Nic Alessandrini, hanno tradotto questa loro grande esperienza in un murale realizzato in via di dell’Acqua Bullicante. Buon godimento!
il murale a sei mani; a sinistra la parte realizzata da Diavù, al centro l’opera di Lucamaleonte, a destra la parte di competenza di Nic Alessandrini
Ed ora, come di consueto, una carrellata di particolari per meglio cogliere lo spirito dell’opera:
Liu ed il padre realizzati da Diavù
il figlio di Rupali realizzato da Lucamaleonte
Nic Alessandrini mentre apporta gli ultimi ritocchi al ritratto di un membro della famiglia Caporello
E, per finire, vi presentiamo l’opera inserita nell’ambiente: