Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /229

Oggi andando a zonzo per il quartiere Ostiense, in via del Commercio, siamo incappati in tre volti, miracolosamente liberati dai manifesti che li coprivano, che, con espressioni arrabbiata, di sorpresa e trasecolata, richiamano fortemente l’attenzione del viandante. L’artista è Otom. Questa l’opera:

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esposta in un luogo dove la speculazione edilizia sta profondamente snaturando l’ambiente che fino a poco tempo fa raccontava una storia, anche abbastanza recente, fatta di industrie locali, di grandi stoccaggi di materiali, di commercio all’ingrosso legati al trasporto via acqua (porto fluviale) e via ferrovia (la vicina Stazione di Roma Ostiense, collegata tramite un raccordo ferroviario, di cui anch’esso si è persa rapidamente memoria).

Invece di procedere ad un recupero ed al restauro di quella archeologia industriale trasudante di storie popolari, dove riallocare magari la vicina Università (la Terza) ora malamente diffusa nel quartiere, creando anche, al contempo, zone verdi a ridosso del Tevere, si è preferito, con soluzione perfettamente romana, sradicare la storia e mettere la zona in mano agli ignoranti palazzinari romani che stanno provvedendo a realizzare palazzoni con numerosissimi miniappartamenti su cui lucrare alla grande.

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il tetro ambiente

 

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