Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /339

Il primo di giugno scorso, nel corso di una delle nostre scorribande, visitando il Rione Esquilino di Roma, quello della stazione Termini, di piazza Vittorio, di Santa Croce, di Porta Maggiore, in via Giovanni Giolitti, su uno di quelli che erano stati per oltre settant’anni i pannelli murali sui quali si attaccavano i manifesti cinematografici dell’Apollo, cinema ahimé ormai abbandonato al degrado assoluto in attesa della solita speculazione edilizia dei piccoli (culturalmente parlando) palazzinari nostrani che vi vogliono realizzare guarda caso una sala Bingo, vi trovammo il consueto faccione che tutti ormai associano all’aspetto (nulla di più errato) del suo grande ideatore, JBRock. L’immagine di quel pezzo la custodimmo in un angolo del nostro cassetto virtuale, sicuri che prima o poi l’avremmo tirata fuori. Ed il momento è arrivato!

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il pezzo di JBRock

 Sabato scorso passando nuovamente in via Giolitti per inforcare il sottopasso di Santa Bibiana il nostro sguardo, alla ricerca istintiva del faccione,  è stato invece attirato da altri due pezzi che erano andati a riempire anche gli altri pannelli murali che stavamo davanti alle tre entrate del cinema Apollo e sui quali venivano attaccati i manifesti cinematografici per pubblicizzare la pellicola in corso di proiezione. Ecco la visione che ci si è presentata:

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Assicurata la nostra bicicletta ad un sicuro sostegno ci siamo avvicinati

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Operai o Impiegati

Ovviamente, nonostante abbiamo chiesto ad esperti del settore, non siamo riusciti ad associare questi nuovi pezzi al legittimo autore. Come al solito chiediamo aiuto ai frequentatori del progetto FotografiaErrante. Passiamo ora a analizzare alcuni particolari significativi e ad antropizzare i pezzi.

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NdR – Purtroppo, ieri mattina, parliamo del 3 Novembre, passando nuovamente da quelle parti, abbiamo accertato che tutti e tre i pezzi sono stati rimossi. Di essi non è rimasta nemmeno una labile traccia!

 

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