Il luogo per la molitura del frumento /12

In attesa di un nuovo intervento  artistico che, al mulino industriale abbandonato, avrà luogo agli inizi del nuovo anno, questa sera ci teniamo a presentare un pezzo colà  realizzato di recente da Other, nostra vecchia conoscenza, su di un arredo miracolosamente sopravvissuto alle razzie effettuate nel sito; sono state asportate perfino le ringhiere delle scale, nonché scalini in rozzo travertino, porte; insomma tutto ciò che fosse minimamente trasportabile, anche se opportunamente smontato. Sopravvivono, oltre allo pseudo-armadio che fra poco vedremo, immense tubature e scivoli tipo “Acquafan”, che servivano a trasportare, come una strana “Posta Pneumatica”, le farine dalle macine che stanno su al settimo piano, direttamente nelle pance dei camion che sostavano sotto il vano di carico che si trovava a livello stradale. Errato dire però “si trovava” perché li ancora sostano un paio di camion che hanno seguito fino in fondo il destino del mulino e lentamente ne stanno seguendo la sorte: un lento ma inesorabile declino. Cosa buffa, e lo potete vedere nella immagine di copertina di questo articolo, qualche buontempone ha provveduto a porvi al posto di guida, un autista, pronto per l’ultima corsa. Vediamoci ora il pezzo di Other che persone informate (noi il giorno dell’azione eravamo impegnati in tutt’altre faccende) ci hanno raccontato ha assunto, seduta stante, il titolo di “Holla”, finito così tatuato sulle dita della mano del soggetto dipinto.

il pezzo di Other incorniciato fra “òlle”, gli antichi contenitori romani per tutti gli usi, e una scena di “Formula 3”

incontro ravvicinato

l’ambiente

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scomposizioni

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