Il Muro Libero di Riva Ostiense /7

Ci sono voluti 18 mesi per trovare nuovamente qualcosa di significativo su quel muro libero defilato di Riva Ostiense; quel muro che circonda un residuato di archeologia industriale di tutto rispetto le cui strutture, sono ormai divenute uno dei simboli che caratterizzano, insieme al Colosseo, S.Pietro, piazza Navona, Campo de’ Fiori……….. (basta così, altrimenti facciamo notte) la città più bella e al contempo più bistrattata del mondo.

C’eravamo andati il 7 dicembre del 2016 per registrare, fra l’altro, due pezzi magistrali, uno di Jbrock e uno di Kaktus; guarda caso, oggi ci torniamo per vedere, tra l’altro, altri due pezzi, uno di JBrock e uno di Kaktus, che hanno, in maniera sfavillante, sostituito i rispettivi pezzi preesistenti; grande esempio di manutenzione artistica, come piace a noi! Per vedere quello che era presente prima basta che il nostro visitatore faccia un breve excursus verso l’artico numero 6 sul muro libro di Riva Ostiense. Iniziamo la visita:

JBrock

Kaktus

i pezzi sul muro espositivo

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Prima di spostarci verso la parete che protegge la zona attiva dell’ex Gazometro dove ora c’è la sede dell’Italgas, diamo uno sguardo dall’altra parte del Tevere proprio dove di aggrappa il ponte pedonale intitolato a Rita Levi Montalcini; c’è un buon pezzo

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Continuiamo ora la visita registrando il primo pezzo di Hos, sì, poi ne vedremo altri, una prosperosa fanciulla bellamente sdraiata, sotto lo sguardo di Keios, su una spiaggia per nudisti

        

passaggi e ambiente

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Poco più in là, ecco invece un piccolo (ma solo per dimensioni) pezzo di Ivan Fornari, come al solito si tratta di un classico del suo genere, una scomposizione delle forme che lascia all’immaginazione dell’osservatore la libertà di spaziare con la propria fantasia; una figura umana, vista dall’alto, con tanto di mocassini arrotondati che sbraita verso di te in tono abbastanza minaccioso

il pezzo di Ivan Fornari

E’ arrivato ora il momento di rutare su nostri piedi di 180 gradi e, dietro noi, c’è una parete proprio piena; un altro pezzo di Ivan Fornari e altre due donnine, dichi se non di Hoh? Sono formose, sensuali e danno tanto, tanto colore e calore all’ambiente

sopra a dx, Ivan Fornari, figura sorridente e dal nasone prominente, vista dall’altro; sotto Hos completo di esercizio calligrafico

con la nostra Tour Eiffel

l’ambiente espositivo

passaggi

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