Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /529

Era un po’ di tempo che non trovavamo un pezzo di JBRock; ieri siamo incappati casualmente sulla sua traiettoria e abbiamo approfittato per fermarci a guardarcelo con la solita ammirazione che concediamo ai suoi poster, che apprezziamo particolarmente.

La location è micidiale; siamo in uno dei punti più incasinati del traffico romano; il sottovia “Turbigo”, dove, e accade per il 99% delle situazioni, chi viene dal lato sinistro di via Marsala deve imboccare il tunnel di destra e chi viene dal lato destro, sempre di via Marsala, deve imboccare il tunnel di sinistra. Tutti possono immaginare il tormento degli automobilisti di passaggio.

Ecco proprio lì, sulla prima colonna che sostiene la soprastante stazione Termini, ha trovato la giusta posizione per essere ammirato un “faccione” di JBRock. Un ulteriore plauso all’artista anche per aver coperto ignobili manifesti.

Nella location trovano posto anche due piccoli ma intensi graffiti; sopra, un pesce umano (o un umano pesce) di Merione, alias Merio, alias Fishes Invasion; sotto un pezzo, forse di Bicazzo Monopalla, ma non ne siamo del tutto sicuri; aspettiamo che qualcuno ci diradi le nebbie.

il pezzo di JBRock

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Tra una automobile che sfreccia, una moto che cerca di infilarsi, un’altra autovettura che vuole passare nell’altro tunnel, c’è un andirivieni quasi incessante, di pedoni che cercano di attraversare la strada restando incolumi.

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anche per le due ruote vige la legge del venire di qua per andare di là!

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