Atac e dintorni /1

Visto che Atac, l’azienda romana della mobilità, da un po’ di tempo (vedasi articolo relativo alla fermata Metro Spagna pubblicato l’8 maggio 2014) sembra essere diventata sensibile all’arte Con”temporanea” espressa dagli street artist abbiamo ritenuto opportuno iniziare una nuova rubrica su questo progetto culturale esclusivamente dedicata alla street art che trova ospitalità presso le strutture che in qualche modo portano all’azienda romana di trasporto. A livello FotografiaErrante tutti gli articoli interessati saranno raccolti al capitolo “Realtà” ovviamente con il titolo”Atac e dintorni”.

Ieri 3 dicembre il notissimo  fumettista romano Zerocalcare ( per noi ormai anche street artist) si è cimentato nel realizzare un murale su di una facciata della stazione Rebibbia della Metro B. Per l’occasione sponsor dell’evento, oltre che Atac è stata la manifestazione “Più libri, più liberi” dell’editoria indipendente italiana che si tiene ogni anno al palazzo dei congressi all’EUR.

Zerocalcare (tal Michele Rech) oggi è forse  il più promettente fumettista italiano; sulla cresta dell’onda dal 2011 quando, pubblicato il suo primo albo a fumetti che si esaurisce, nonostante ristampato più volte, in brevissimo tempo, diventa famosissimo. Da allora pubblica ogni due settimane sul suo blog brevi storie a fumetti dal vago sfondo autobiografico. E tra qualche giorno sarà presentato il suo nuovo lavoro, per l’appunto alla manifestazione “Più libri, più liberi”.

Ecco l’opera che Zerocalcare ha realizzato alla fermata della metro “Rebibbia”

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primo piano dell’opera

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una parvenza di architettura egizia del sito

Guardandoci un po’ intorno, ci siamo accorti che un’altra parete che delimita la fermata della metro è stata dichiarata dal comune di Roma “Muro libero”, titolo che sta a significare che sul quel muro chiunque si sente un artista, espletati piccoli adempimenti burocratici, può dare libero sfogo alla propria arte e realizzare un’opera. E lì abbiamo trovato dei murales, ovviamente lettering veramente molto evoluti e gradevoli da gustare; eccoveli:

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Infine, un po’ nascosto, muto, come se fosse un po’ intimorito dalla grandiosità variopinta dei lettering appena visti abbiamo scovato anche un bel murale realizzato per commemorare il più grande pianista del Jazz Thelonius Monk.

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