Il luogo per la molitura del frumento /16

Prima della lunga pausa estiva facemmo una escursione all’ormai famoso molino per registrare il passaggio di un gruppo frenetico delle avanguardie giovanili del muralismo romano. Ieri invece, ci siamo tornati per supportare un attempato artista del figurativo di strada; fra aggressioni di eserciti di zanzare che non ci davano tregua, nonostante ci fossimo premuniti di spray di tutte le marche. Ma a bocce ferme dobbiamo riconoscere che il sacrificio che abbiamo fatto è stato ripagato abbondantemente.

Partiti nella giornata di sabato, subito dopo colazione, nella giornata di ieri, intorno all’imbrunire, siamo riusciti a portare a casa un bottino di tutto rispetto; aveva visto la luce un pezzo, a dir poco, stratosferico, dalle dimensioni di tutto rispetto, diremmo, una parete di 5 metri per quattro. Il suo autore è DesX, anche lui passato spesso attraverso le maglie del progetto FotografiaErrante; un suo pezzo ha trovato asilo nel nostro libro “La Street Art Romana attraverso i centri di Aggregazione Sociale”, capitolo relativo al CSOA Acrobax. Vediamo ora come ha visto la luce il suo pezzo ora custodito al “luogo per la molitura del frumento”.

Pennellata, dopo pennellata, uno spruzzo ben assestato di bomboletta, il pezzo prende presto forma; si tratta dell’incontro fra un ragno e una libellula.

“Ed era proprio lì che Fanfan aveva incontrato l’insetto più leggiadro e armonioso esistente: la libellula Mia. Mia amava i ruscelli e i canali e spesso se ne stava immobile poco sopra l’acqua con le ali verdi vibranti. Mia era bellissima: la sua forma allungata e sottile faceva pensare allo stelo infinito di un fiore, le ali verdi evanescenti si muovevano con la leggerezza di un fiato. E gli occhi? Enormi. Composti da circa trentamila occhi semplici. Come non innamorarsene? Il ragno Fanfan se ne innamorò. E se le proponessi, pensava Fanfan, di unirsi a me per realizzare il progetto che mi frulla in testa da mesi? Lavoro, produco bellissime ragnatele e non le utilizzo. Un piccolo strato d’argento nell’angolo della casa. Insomma, pensava deciso Fanfan, vorrei fare lo stilista. Con timore informò Mia dei suoi progetti ed essa ne fu entusiasta…………” (da un Racconto della Domenica, scritto da Marta Silvi Bergamaschi).

Purtroppo la fantasia è una cosa, la realtà è ben altro; nel duro evolversi dei ritmi naturali, il ragno tesse i suoi fili esclusivamente per catturare le proprie prede, che immobilizza prima nella vischiosa tela, paralizza poi con il suo pungiglione e infine ne estrae i fluidi vitali. Nel pezzo di DesX tutto si compendia nel mortale abbraccio, totalmente femminile, che un evanescente ragno compie su di una bellissima libellula.

       

       

       

ad ogni nostro scatto DesX da forma e colore al suo pezzo

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Ed ecco, in tutta la sua spettacolarità, il pezzo finito

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particolare

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Ed ora qualche scatto in libertà; in particolare abbandoniamo l’ampio locale, infestato di fameliche zanzare, ed usciamo in cerca di un pizzico di refrigerio

Ci allontaniamo ancora un po’ e incontriamo anche alcuni graffiti di cui due in particolare:

       

ecco, nella foto di destra, un pezzo che è un po’ la storia del writing romano

       

Tromh

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