Continuando il nostro viaggio fra le campane di Cinecittà, oggi incontriamo un film del 1979 (attenzione sta cominciando il declino inevitabile di un cinema italiano che era stato per almeno trent’anni sulla punta di un laser potentissimo) che dobbiamo confessare di non aver visto: L’ingorgo diretto da Luigi Comencini.

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Comencini, come ogni vero grande artista, precorrendo i tempi, ci narra di una società italiana dove i valori umani sono ridotti al lumicino. Egoismi, cattiverie, violenze fisiche e psicologiche la fanno da padroni nel corso di uno spaventoso ingorgo che costringe ad un lungo fermo migliaia di automobilisti.




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Proviamo a narrare quel poco che sappiamo di questa pellicola che, ricordiamo, non abbiamo visto né allora né poi, nemmeno quando ormai ne giravano solo dvd, spesso clonati.
Tratto da un bellissimo libro scritto dall’argentino Florencio Cortazar, il film scava nella psicologia di un imprenditore dalle vaghe idee socialiste (subito sconfessate quando si tira indietro dal dare aiuto a chi ne aveva bisogno), due coppie in crisi, uno scassato divo del cinema, una giovane hippy.

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Il film si snoda attraverso brevi scene che mettono a nudo la deriva individualista della gente che usciva da un quasi trentennio di lotte politiche e sociali che avevano illuminato le menti degli Italiani. In una ambulanza bloccata nell’ingorgo muore, fra l’indifferenza di tutti, un uomo; la ragazza hippy viene violentata mentre gli occupanti dell’automobile davanti fanno finta di niente; un gruppo di ragazze, inneggianti alla sinistra extraparlamentare, dimostrano rapidamente la loro pochezza politica.




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Il film partecipò, senza gloria, al Festival di Cannes del 1979. Tra gli attori, una schiera di prim’ordine, ricordiamo un grande Ciccio Ingrassia che interpreta il malato in ambulanza. Stava vivendo il suo periodo individuale, iniziato con Amarcord quando, dopo aver abbandonato (dopo ben 112 film) la famosissima coppia comica con Franco Franchi, iniziò il percorso artistico che prevedeva di dare più peso alla qualità che alla quantità.
