Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /657

Oggi conquista la pole un pezzo apparso di recente a S.Lorenzo. Si tratta di un poster che si rifà al concetto di street art iniziale, quella di Diego Rivera, che usava il muro per trasmettere messaggi fortemente impegnati, politicamente e socialmente.

Calcatore indiscusso di questo filone della street art, almeno qui a Roma, non può essere che Hogre, colui che, per primo, ha iniziato l’occupazione abusiva degli spazi pubblicitari, quelli ben esposti, su tabelloni immensi. Poi si è dedicato agli spazi sotto chiave, quelli retroilluminati per avere il massimo della visibilità. E qui l’esplosione del manifesto antipubblicitario che potete vedere ampliamente documentata sulle pagine del progetto “FotografiaErrante“.
Il pezzo che vi mostriamo oggi è uno squillo di un campanello nel cervello della gente: “Non credete a quello che vi dicono, stanno bombardando Gaza fino a raderla letteralmente al suolo, sanno massacrando donne, bambini, vecchi; e sono perfino orgogliosi di mettere in atto un genocidio”.

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L’unica via per raggiungere la pace è la liberazione assoluta della Palestina; anche noi condividiamo in pieno il messaggio di Hogre!

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