Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /661

Qualche tempo fa quando, dopo la presa del potere da parte di Trump, divenne chiaro cosa veramente stava accadendo agli Stati Uniti e cioè che il mondo intero era caduto nelle mani del capitalismo assoluto, quello di banditi tipo Musk. Infatti, qualche mese prima, praticamente era accaduto che l’uomo più potente del mondo si era messo d’accordo con l’uomo più ricco del mondo e si era fatto eleggere dalla gente povera deli Stati Uniti; un vero capolavoro!

Ora che il Mondo, e specie l’Europa, è allarmato da quanto sta succedendo, vedasi le azioni finalizzate alla divisione del Mondo stesso in due sfere di influenza dirette l’una diretta da Trump e Musk (povera Europa) e l’altra diretta da Putin (povero Zelensky), anche il mondo dell’arte si è mobilitato. Ovviamente l’arte ipercontemporanea, quella che vive quotidianamente in mezzo alla gente comune.

Ed è così che il nostro Harry Greb, assiduo frequentatore del progetto culturale “FotografiaErrante“, di recente ha esposto nottetempo, su un muro della nostra amata e Unica città, un’opera multipla che potremmo definire una istantanea della situazione politica mondiale: un soddisfatto Musk, burattinaio in carne e ossa, con anche funzioni di ventriloquo, manovra, tenendolo sulle ginocchia, un Trump automa-burattino sorridente.

Sotto, alla sua sinistra (destra per chi osserva) un confuso Emmanuel Macron, che al momento dell’esposizione dell’opera ancora non ha realizzato la reale portanza delle idee di Trump; oggi sicuramente sarebbe stato magari graziato da Harry Greb.

Quarto incomodo del poker di assi scaduti, a destra degli imperatori, ecco, sempre in tenuto da marionetta-automa, il nostrano presidente del consiglio (rigorosamente al maschile come da lui stesso imposto con il primo decreto della sua presidenza) che, sguardo al cielo, sogna cose sicuramente antidemocratiche; la sua posizione, rispetto a quella di Macron, è un po’ più strisciante.

_______________________________________________________________

Se Harry Greb avesse leggermente aspettato ad esporre l’opera, sarebbe stato costretto a modificarne i contenuti sostituendo la mano di Musk con il pollice irto con un braccio teso in posizione di saluto nazista! A volte la fretta gioca brutti scherzi, ma si sa, l’arte deve essere immediata!

__________________________________________

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.