Torniamo dopo oltre un anno al cospetto del muro libero di via Marilyn Monroe; non lo abbiamo mancato per pigrizia ma per il semplice motivo che da quelle parti c’è stata un po di stanca. Speriamo che con quello che ci si è presentato davanti oggi, le cose tornino alla routine normale che è quella di cambiare con una certa rapidità, di rinnovarsi velocemente.
Veniamo alla murata che abbiamo trovato nella nostra odierna visita: estensione di oltre sessanta metri, fondale beige, sopra tanti affreschi variopinti, colori caldi, le firme tra le più importanti del panorama del writing romano.
La visione d’insieme da il senso della forza dei pezzi ma non ci si riesce a concentrare perché, per vedere tutto in un colpo, bisogna mettersi troppo lontano.
Spezziamo quindi la murata in tre parti così da poterci avvicinare sufficientemente
Warios, Orgh, Poim, Nina
Chone, Helmo, Muges, Born
Kosher, Puke
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Ora, come di consueto passiamo a vederci velocemente tutti i componenti della murata
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Prima di andarcene, per completezza di informazione, abbiamo registrato, lì vicino altri due pezzi, di recente realizzazione e che ci hanno particolarmente colpito per la loro eleganza; eccoli