Per muri liberi /21

Oggi andiamo a visitare il Muro (quasi)libero ubicato nel sito “Altra Economia” a Testaccio. E’ quel muro che entrando dalla porta principale si trova ubicato a sinistra, subito dopo la realtà Curda, e che recinta il sito che accoglie l’Accademia di Belle Arti di Roma.

La spinta a fare visita a questo Muro Libero ce l’ha data una scadenza annuale, quella celebrativa del compleanno di una istituzione indispensabile per i writer romani, quella che è in grado di fornire loro tutti i colori, nonché le loro infinite sfumature, che esistono sulla faccia della terra. Stiamo parlando della Graff Dream, che come ogni anno, e questo è il diciassettesimo, organizza per il suo compleanno, una murata di eccezione.

Murata alla quale partecipano i più accreditati writer nostrani, ovviamente se non impegnati in trasferta. Tutto ciò premesso entriamo nel vecchio Mattatoio di Roma e avviciniamoci alla zona interessata. Diamo uno sguardo per ogni parte per renderci conto dell’opera realizzata.

Come vedete, siamo nella zona dove, illo tempore, venivano ammassati gli animali diretti al macello; quelle robuste ringhiere in ferro servivano per instradare le bestie verso i vari padiglioni. La lunghezza stimata del muro interessato ai pezzi, a occhio e croce, sarà di circa 200 metri. Il muro poi non è completamente rettilineo, ma al centro ha una rientranza che sembra interromperne la continuità, ma allo stesso tempo gli da snellezza. E’ nostra intenzione soffermarci su una parete, dare uno sguardo d’insieme e poi guardarci singolarmente ognuno dei pezzi per carpirne anche le sfumature meno appariscenti. Buona visione!

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Iniziamo da sinistra verso destra, o meglio, da est verso ovest.

Avviciniamoci ora per vederci ogni singolo pezzo, attribuendoli ai rispettivi writers che li hanno realizzati.

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Ora ci portiamo verso la parete successiva che è ortogonale rispetto alla precedente. Qui ci sono due pezzi.

Anche qui attribuiamo i pezzi.

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La terza parete, che è poi quella centrale rispetto a tutta la murata, è divisa in due parti da un cancello, del quale vi risparmiamo la visione.

Dai, andiamo vicino!

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Ci giriamo di 90 gradi ed ecco il muro di destra che richiude la rientranza. Anche qui ci sono due pezzi.

Eccoli visti da vicino!

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Ci riallineiamo ora con la prima parete, quella lunga; anche questa lo è e contiene anch’essa cinque pezzi.

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Un’ultima parere, ortogonale in avanti rispetto alla precedente, contiene un singolo pezzo; eccolo!

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E con quest’ultima immagine, dal Mattatoio (una volta), oggi centro di cultura d’avanguardia, è tutto!

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