Le Campane di Cinecittà – 7

Torniamo a parlare di campane per la raccolta differenziata del vetro dopo una piccola pausa vacanziera. Con questo articolo facciamo il giro di boa del progetto GAU Cinema; e lo facciamo parlando di un film dal titolo chilometrico, come piaceva farlo alla sua regista, la meravigliosa Lina Wertmuller. Si tratta di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” del 1974. Insistiamo nel ricordare che anche questa campana, come le precedenti, è stata affrescata dal duo artistico le Molecole.

Tutti conoscono la trama di questo film, pensiamo che sia appannaggio anche di chi il film non lo ha mai visto; Una riccona che passa le sue estati su uno yacht in giro per il mediterraneo e il suo servo cuoco tuttofare che lei non perde occasione di umiliare di fronte ai suoi danarosi amici, naufragano con il gommone guasto su un’isola deserta.

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Qui si invertono i ruoli che i due avevano nella vita; lui diventa prepotente e aggressivo mentre lei, incapace di provvedere alla sua sopravvivenza, è costretta a sopportare ogni angheria di lui.

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Con il passar dei giorni il rapporto fra i due si fa intenso e passionale; lui condivide le sue capacità con lei; lei gli confessa di sentirsi finalmente realizzata e che la sua vita prima era una finzione.

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Il ritorno alla civiltà è come l’abbandono di un sogno e il ritorno al reale; i due, nonostante siano cresciuti, tonano alla loro vita di sempre, lei col marito Pavone Lanzetti, lui con la moglie signora Carunchio.

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Lina Wertmuller infonde nella pellicola la storia sociale dell’Italia degli anni settanta; in quel periodo l’impegno politico primeggiava negli interessi degli italiani e viva era la contrapposizione fra il potere costituito e l’opposizione di sinistra; forte anche la contrapposizione fra Nord e Sud. Lei, milanese, una fan del Partito Repubblicano Italiano, lui, siciliano e comunista che disprezza i ricchi. Il film fu di notevole successo e di critica e anche al botteghino fece favolosi incassi; anche se ricevette, come riconoscimento, solo il David di Donatello per la migliore colonna sonora, o meglio per il miglior musicista; che poi sono la stessa cosa!

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Una particolarità; il film ebbe un remake del 2002, interpretato da Madonna e dal Figlio di Giancarlo Giannini, Adriano. La pellicola fu svuotata dei contenuti ideologici e della contrapposizione Nord-Sud che avevano fatto grande l’originale e si rivelò un flop sotto ogni senso, di critica e di pubblico (incassi). La stessa Wertmuller che aveva ceduto a Madonna i diritti del film, se nei pentì.

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