Oggi 19 settembre 2014 vi parlo del Centro Culturale Giorgio Morandi che opera nel popolare quartiere di Tor Sapienza, estrema periferia est di Roma, sulla via Prenestina.
Sempre in zona, poco più oltre c’è l’ormai famoso MAAM, il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia.
Domani 20 settembre è un gran giorno per il “Giorgio Morandi”, dopo un grosso lavoro di “restyling”, domani per l’appunto, ci sarà la grande re-inaugurazione del Centro, alle 16 comincerà la grande festa che andrà avanti fino a sera inoltrata. Siete tutti invitati! Ed il Giorgio Morandi in questo nostro progetto ci sta tutto, perché, oltre ad essere un grande polo culturale per il quartiere, è anche un luogo che conserva tanti murales, opere d’arte contemporanea che non hanno assolutamente nulla da invidiare ai tanto blasonati musei del circuito ufficiale, anzi…..!
Curatore ed animatore del Centro Culturale Giorgio Morandi è Carlo Gori, anche lui street artisti che abbiamo avuto ed avremo ancora occasione di incontrare nel corso delle nostre escursioni al MAAM.
Carlo Gori è un’artista multidisciplinare nato nell’ambito teatrale dove l’incontro è stato sempre il primo aspetto fondamentale. Ama dipingere fra la gente perché gli piace farsi contaminare da coloro che gli girano intorno e dai luoghi che percorre. Considera l’arte come mezzo per potersi esprimere con più profondità, senza tante parole e con nuove sintesi, anche stilistiche: lui ipotizza che se la sua pittura nel tempo si è affinata, lo deve alle persone che ha incontrato e ai bisogni cui ha provato a dare voce.
Carlo è il direttore artistico di progetti come Morandi a colori, Tor Sapienza “Quartiere d’Arte”, Tor Sapienza in Arte e, prima, Torbellamonaca che spettacolo!!, che mettono l’arte al centro della vita di una comunità di periferia, sia per contribuire a darle un’identità, sia per creare le occasioni del suo riscatto. Ci crede davvero, perché ha fiducia nelle persone, anche al di là di quello che vogliono rappresentare di sé o di quello che gli altri vedono di loro. Le comunità che vive maggiormente sono multietniche, volenti o nolenti, povere, isolate, con molti conflitti, latenti e no, ma, ad ogni modo, capaci di possedere una ricchezza incredibile che aspetta solo di essere svelata, in primis da loro stesse.
due opere di Carlo Gori
due particolari della grande opera di Aladin che si stagli sulla parete esterna principale del Centro Culturale
Charlot ed il monello visti da Aladin
tre particolari dell’opera
panchina e muretto dipinti da Pino Volpino
in particolare, la panchina
particolari di due opere realizzate a quattro mani da Carlo Gori e Tomoe
altre due opere presenti al Circolo Culturale Giorgio Morandi : la prima di Carlo Gori, la seconda di Pino Volpino