Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /74

Siamo arrivati al 15 ottobre, autunno inoltrato ma, almeno a Roma, l’estate non se ne vuole andare, anche stasera 26 gradi ci riscaldano come in una serata di luglio; tira anche il ponentino.

Oggi torniamo nel quartiere S.Lorenzo di Roma, un po’ la culla della street art cittadina; entriamo da via dello Scalo S.Lorenzo in via di Porta Labicana e, costeggiando l’alto muraglione che sostiene i binari della stazione Termini, arriviamo in via degli Anamari. Qui, sul muro di una falegnameria spicca un bellissimo e variopinto murale di Carlos Athoce. Carlos, è nato a Lima nel 1984 da madre argentina e padre peruviano; portato fin da piccolo per l’arte inizia la scuola di musica ma ben presto scopre che la sua vera passione è la pittura. Studia all’Accademia Autónoma de Bellas Artes di Lima e successivamente si trasferisce a Roma dove inizia gli studi nella Accademia di Belle Arti e dove si diploma in pittura con una tesi pratica sulla Monnalisa, relatore il professore Giampaolo Berto. Nel 2011 partecipa ad una istallazione pittorica, insieme agli artisti Alvarez e Russo, consistente in lavori realizzati a sei mani, a cui la agenzia di notizie EFE ha dedicato un articolo. Vive e lavora tra Roma e Berlino. Ha fondato insieme ad altri colleghi dell’ Accademia, lo Studio Sotterraneo situato nel quartiere romano del Pigneto. Ha dedicato gli ultimi tre anni nella realizzazione di murales urbani a Roma, Berlino e Lima. Ecco quindi l’opera e vi comunico, fin da ora, che questo è solo un assaggio perché a breve parleremo di un’altra opera di Carlos che è stata oggetto di recente di un piccolo giallo sul quale ci siamo riproposti di indagare. Buona visione!

2014-10-15

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