Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /179

Oggi 7 maggio, ci siamo recati, in trasferta, a visitare uno di quei luoghi “da paura” dove, sempre più spesso, gli artisti del terzo millennio amano raccogliersi in concentrazione estrema per dare libero sfogo alla propria “vis creativa“.

Questi luoghi si identificano quasi sempre con vere e proprie cattedrali di archeologia industriale, siti che, dopo essere stati ferventi centri di produzione dei più disparati prodotti, da quelli alimentari a quelli manifatturieri, sono stati d’improvviso abbandonati perché divenuti improduttivi o solo obsoleti così da non essere più in grado di reggere una concorrenza industriale globalizzata. Oggi in quei siti la desolazione regna sovrana, solai crollati ed intonaci staccati dalle pareti si ammucchiano su quel che resta dei pavimenti; è stato portato via tutto ciò che era possibile riciclare, quel che erano finestre e passaggi da un ambiente ad un altro non sono altro che buchi dai quali sembra che da un momento all’altro possa materializzarsi  qualche essere che nottetempo popola i nostri sogni; la natura, se pur faticosamente, cerca di riappropriarsi di spazi che prima le appartenevano, i semi portati dal vento hanno gettato le loro radici nei pertugi dei pavimenti e delle pareti e qua e là si erge qualche albero.

La gente si tiene ben distante da questi posti dove dunque la solitudine regna sovrana; solo, e questo molto raramente, qualcuno osa avventurarvisi; tra questi ci sono gli street artist. Loro sembrano trovare, tra quelle pareti in cui si aprono squarci paurosi, tra quei cumuli di calcinacci, la pace  interiore, presupposto unico per realizzare delle opere sublimi che sono frutto solo della loro mente senza coercizioni di sorta, senza l’intervento mediatore di qualsivoglia “consigliori”.

Il progetto “FotografiaErrante” ha già intrapreso con attenzione questo particolare percorso attraverso i luoghi “da paura”, veri e propri atelier personali degli street artist più effervescenti del panorama romano. Via via abbiamo visto le opere realizzate, in luoghi sconosciuti, da Mister Thoms, Andy Green, Groove, Jerico, Gore, Mr. Klevra.

Oggi è la volta (e sicuramente non sarà l’ultima) di presentarvi una mirabile opera realizzata dallo street artist 0707:

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Ed ora tre scatti d’ambiente:

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E, visto che ci siamo, diamo anche un’occhiata intorno:

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