Lasciamo per un attimo la strada e facciamo visita in un luogo abbandonato dalle istituzioni e temporaneamente utilizzato per celebrare eventi principalmente culturali. Stiamo parlando della ex Caserma di via Guido Reni, al quartiere Flaminio, proprio di fronte a quello che dovrebbe esser il più grande (in tutti i sensi) museo della città eterna, il MAXXI.
Questa caserma, leggiamo nel sito del comune di Roma, nasce nel 1906 come stabilimento militare di materiali elettronici (? – sic) e di precisione; della sua storia pregressa purtroppo non si trova nulla, solo la sua storia recente fa testo: intrallazzi politici tra Alemanno e La Russa, artigli dei palazzinari che vorrebbero costruire, guarda un po’, tanti metri cubi di edilizia residenziale e una parvenza di Città della Scienza.
Ma veniamo al motivo della nostra escursione in questo paradiso degli eventi culturali contemporanei: cinque artisti che gravitano, per vari motivi, intorno al mondo dell’arte pittorica di strada sono stati chiamati a raccolta per interpretare, ciascuno secondo il proprio stile e la propria ricerca, la seconda metà del secolo scorso. Riteniamo doveroso dire che nel corso della nostra visita abbiamo dato fondo anche ad una nostra ricerca personale consistente nell’usare il nostro strumento fotografico in situazione estrema, portando la sensibilità della pellicola virtuale in esso contenuta a 10.000 ISO.
Gli artisti, ognuno di essi ha raccontato un decennio a partire dagli anni ’50, sono:
Beetroot (dal 1950 a 1960), maestro del bassorilievo applicato alla pittura; in parole povere e detta per sommi capi, egli stratifica, e sulla tela e sul muro, materiale gessoso sapientemente miscelato con vari colori; poi con l’ausilio di uno strumento rotante, tira via strati di materiale per andare a cercare il colore che gli serve per creare l’immagine di progetto.
Solo (dal 1960 al 1970), l’interprete per eccellenza dei supereroi che accorrono in nostro aiuto; ma sono supereroi molto particolari, essi sono vulnerabili, vivono gli stessi nostri problemi, sembra, ma forse è vero, che abbiano perso i superpoteri; ma qui sta la loro grande capacità, ci rassicurano e ci fanno sentire meno soli in questo mondo di individualismo sfrenato.
Diamond (dal 1970 al 1980), writer della prima ora, cresciuto in una delle Crew più famose ed importanti della città di Roma, è il maestro del bello per eccellenza, non per nulla i suoi soggetti più conosciuti sono eccelsi volti femminili che spesso sono messi a confronto, senza affatto sfigurare, con diamanti rilucenti.
Lucamaleonte (dal 1980 al 1990), altra grande firma del writing cittadino assurto a notorietà per aver collaborato con Banksy nel Cans festival di Londra del 2008 , si accolla l’onere di porre una linea di demarcazione separando, fra alcuni personaggi cult del decennio da lui affrontato, i buoni dai i cattivi.
Gomez (dal 1990 al 2000), artista che ha macinato chilometri per circa un decennio viaggiando attraverso le città europee per conoscere ed assorbire tutti i fermenti culturali che le animavano; ha soggiornato a lungo anche a Berlino e Londra. La sua continua sperimentazione artistica lo ha portato a comporre e scomporre le sue opere utilizzando materiali classici interponendoli sapientemente con materiali moderni. Le opere presenti a Decades, quelle non realizzate su muro, sono costituite da pitture ad olio applicate su vari livelli (da 4 a 8) di plexiglass così da dare loro tridimensionalità, tenuti insieme da una cornice anch’essa di plexiglass.
Iniziamo ora una carrellata abbastanza esaustiva dei pezzi presenti a Decades!
Beetroot (anni ’50)
Tema primeggiante degli anni ’50: primi segnali del boom economico del decennio successivo portano la popolazione dell’Italia meridionale a migrare verso il nord, d’Italia e d’Europa. Simboli: il treno (vedi la scritta FS col simbolo d’epoca) e la famosa valigia di cartone, che per l’occasione contiene anche la figura della figlia dell’artista.
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Personaggi famosi che hanno caratterizzato il decennio:
Vittorio Gasmann Mina
Anna Magnani Marcello Mastroianni
Audrey Hepburn James Dean
Marilyn Monroe il giovane rivoluzionario cubano
la migrante che appende le salsicce Charlie Chaplin
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Solo (anni ’60)
le copertine dei numeri 1 delle varie riviste di fumetti dei Supereroi (sotto, nel dettaglio)
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dibattito
murale
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Diamond (anni ’70)
Gli anni di piombo e i miti del decennio
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presenze
murale
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Lucamaleonte (anni ’80)
i cattivi del decennio
i buoni del decennio
le icone del decennio
la musicassetta, simbolo degli anni ’80 (murale)
omaggio a 1UP (murale)
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Gomez (anni ’90)
“Sono una fontana di sangue nella forma di una ragazza” (murale)
presenze
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Seguono oli su livelli vari di plexiglass esaltati da riflessi vari provenienti dall’ambiente