Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /424

Oggi è apparsa la Madonna! Proprio quella che serviva e che purtroppo manca dalle Sacre Scritture. L’occasione l’ha data il “Roma Vinyl Village”, una manifestazione aperta a tutti gli amanti della musica e soprattutto del vinile da collezione e non solo, che si tiene bimestralmente nello spazio dell’Altra Economia all’ex Mattatoio di Testaccio. L’autore, lo avrete ormai individuato tutti, è il mostro sacro delle “Icone” laiche dell’immaginario umano, Ex Voto; la sua madonna, lui ne ha una per ogni desiderio umano,  è la “Santa Madonna del Giradischi“, evocata per proteggere i nostri vinili da polvere e solchi (intesi proprio come quelli che fa l’aratro quando dissoda la terra).

Qualche notizia sul soggetto. L’artista scomodato, ma noi diremmo dissepolto dall’oblio, è Guido Reni, siamo nel diciassettesimo secolo; il dipinto originale, trattasi dell'”Assunzione di Maria Vergine“, è nelle mani di un ricco collezionista che probabilmente passerà le sue serate in sua contemplazione. Contemplazione limitata, perché se avesse anche il pezzo che ora vi presentiamo, sicuramente sarebbe ancora più felice!

la Santa Madonna del Giradischi di Ex Voto

il sito espositivo

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E’ ora il caso di concentrare la nostra attenzione sul valore aggiunto fornito da Ex Voto all’opera originale che la fa diventare viva e fruibile da tutti; se ci avviciniamo un po’, riusciamo a scorgere putti e santerelli che conservano gelosamente dischi che hanno fatto la storia della musica della seconda metà del secolo scorso; quella che ha fertilizzato il terreno della più grande rivoluzione culturale della storia dell’uomo.

      

Stevie Wonder                                                                              Bob Dylan

Londo Calling dei Clash

E la nostra madonna che regge uno dei due pezzi del doppio di Stevie Wonder “Song in the Key of Life” (Canzoni sulle note della vita) ma che un nostro amico, vero intenditore, traduce più liberamente così: “Canzoni accordate alla vita

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Come ormai siamo abituati, passiamo ora qualche scatto d’ambiente per renderci conto di con la gente interagisce con quella che noi abbiamo la presunzione di chiamare arte veramente fruibile da tutti!

      

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Stavolta osiamo però un po’ di più; visto che ci troviamo al Roma Vinyl Village, scomodiamo un artista eclettico, non solo cantante, ma anche regista, autore di opere musicali, maestro di vita; in un suo disco del 1973, anche da noi gelosamente custodito, dal titolo “Sulle Corde di Aries” (il segno zodiacale dell’Ariete) c’è un pezzo che per oltre un quarto d’ora (tutto il lato a) ti prende e ti trasporta attraverso una giovinezza mai vissuta:

      

      

“Sequenze e Frequenze”

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