Pura coincidenza! A distanza di un anno esatto (vedasi analoghi articoli 4 e 5, il secondo del 23 febbraio 2017), la curiosità ci ha riportato nuovamente in quel posto abbandonato tanto caro alle Genuine Crew. Ricordiamo che ci troviamo in un sito abbandonato una volta (nel secolo scorso) adibito a esercizio commerciale, situato nella estrema periferia della sconfinata “banlieue” romana; alberi ed aree verdi a perdita d’occhio, quasi intangibile la presenza umana nei dintorni; qui vicino solo una importante arteria sulla quale sfrecciano automobili condotte da insensibili, distratti e inattenti guidatori.
Ci siamo andati per verificare lo stato dell’arte (ipeercontemporanea) colà custodita. Con piacere abbiamo accertato che i pezzi già da noi a suo tempo presentati, sono perfettamente conservati, stranamente anche quelli esposti fuori dagli edifici e quindi a diretto contatto con gli agenti atmosferici (segno dell’uso di materia prima altamente qualificata).
Con altrettanto piacere abbiamo anche verificato che vi fossero esposti nuovi pezzi, inutile dire, di elevato valore e artistico e emotivo. Passiamo ora a vedere insieme questi ultimi.
primi pezzi incontrati, tanto per scaldare l’ambiente
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Iniziamo ora a girare stando attenti alla gran mole di merce lasciata al momento dell’abbandono dell’area. Ribadiamo quello che accomuna un po’ tutti i luoghi abbandonati: “sembra che la presenza umana sia venuta meno improvvisamente, come se fosse esplosa una bomba ai neutrini, che cancella l’uomo e lascia intatto l’ambiente”. Ecco Tadh e Selet:
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Dalla parte opposta ecco Rent della “Genuine Crue”:
il suo pezzo
magistralmente inserito nell’ambiente
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Dall’altra parte un angolo espositivo, li ci sono Orgh e Nina:
scendiamo nei dettagli
Nina
Orgh
In merito a quest’ultimo pezzo, nel corso della precedente visita, lo avevamo trovato così, appena accennato:
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E poi ancora:
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Nina Orgh
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arte e ambiente
Orgh e Nina – pezzi già singolarmente presentati ma qui riuniti nel loro ambiente grazie a nuove tecnologie e nostra disposizione
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E per ultimo, il pezzo, per noi, più sudato. Siamo dovuti ricorrere a tutta la nostra esperienze e forza fisica per scovare e poi raggiungere il pezzo che ora presentiamo realizzato in un edificio senza porte (murate) da Shemo, eccolo!
with perspective
la sala espositiva