Il gelido murale al giorno di oggi 27 febbraio, volge nuovamente lo sguardo al progetto GRAart, che ha lo scopo di rendere leggermente più accoglienti allo sguardo, principalmente dell’automobilista, i grigi manufatti in cemento armato che rendono funzionale l’arteria stradale più trafficata d’Italia: il Grande Raccordo Anulare, noto a tutti anche con l’acronimo GRA; Le statistiche dicono che giornalmente lo percorra almeno il 5% della sterminata popolazione della città di Roma; ad occhio e croce si parla di 200.000 autoveicoli.
Questa volta siamo andati ad ovest della città, dove, poco lontano dall’immenso svincolo dell’Aurelia, in corrispondenza della spalletta che regge il ponte che permette il sottopasso di via della Maglianella, ZedOne, artista toscano, stava realizzando il suo pezzo.
Anche in questo caso la scelta del soggetto rappresentato, come per quasi tutti i precedenti pezzi che hanno visto la luce nell’ambito del progetto GRAart, è stata strettamente legata al territorio circostante. Lo spunto è stato preso dal ritrovamento, negli anni passati, dei resti fossili di un mammut (o meglio di un elefante preistorico) nelle vicinanze. Ed ecco quindi un grazioso mammuttino (un po’ scheletrino) del paleolitico che sembra giocare con un antico elmo romano; chiaro richiamo all’altra grande attrazione culturale della zona: numerosi resti di abitati e di necropoli che testimoniano l’importanza storica di quel territorio per l’incontro del mondo romano ai suoi albori col mondo etrusco.
Veniamo ora al pezzo; arrivati sul posto, ci siamo subito attrezzati per fare uno scatto che rendesse al meglio la posizione in cui veniva a trovarsi l’opera; pertanto, in attesa che ZedOne terminasse il suo lavoro, abbiamo adocchiato un edificio lì di fronte, sede di uffici vari che, invitante, ci ha permesso di raggiungere indisturbati il suo terrazzo estremo e di scatenarci nel cercare l’inquadratura migliore.
vista attraverso la rete di sicurezza
al di là!
Quando scendiamo facciamo anche in tempo ad incontrare l’artista di cui qui presentiamo un paio di particolari:
le scarpe dell’artista
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il pezzo
E ora di nuovo su, e pure di corsa per evitare che incontri inopportuni ci impediscano di raggiungere il nostro obiettivo. Subito uno scatto al di qua della rete di protezione, mettiamo al sicuro almeno il minimo
poi abbiamo anche il tempo di trovare qualche buco
Alla fine siamo pure fortunati, riusciamo a uscire anche allo scoperto
riusciamo a cogliere anche una visione d’ambiente
Complimenti, spettacolare.