Il nono incontro ravvicinato con le campane artistiche lo facciamo con i pezzi realizzati da un writer coi fiocchi. Proviamo a descriverlo: attivo sui muri della Capitale dai primi anni del nuovo millennio, divenne subito famoso per i suoi puppet innovativi dal volto spesso truce e dagli occhioni starlunati. Ama lavorare in compagnia e è membro di una delle crew più importanti, la “Aeroes“.
Tatuatore da sempre, i suoi pezzi realizzati sulla pelle sono di un raffinato incredibile; inoltre è dotato di straordinarie capacità specie nel restauro di tatuaggi obsoleti o inguardabili: è l’unico, a nostro parere, in grado di trasformare una coscia scolorita in una parte di seno prosperoso.
Quattro anni fa, in collaborazione con Ike, altro membro della Crew sopraccitata, ha realizzato un enorme muro su di una parete della Ex Dogana, nell’ambito di Outdoor 2014. A questo punto è facile indovinare di chi stiamo parlando: di Hoek.
Vediamoci quindi ora le due campane per la raccolta differenziata del vetro da lui realizzate a Centocelle. Tutte e due stanno in via dei Castani, poco distanti l’una dall’altra. Le campane hanno quattro buchi per l’introduzione delle bottiglie; Nella prima campana, con un artificio prospettico, Hoek, realizzando tre volti truci, utilizza un buco per l’introduzione del vetro per posizionarvi l’occhio sinistro di un personaggio facendolo allo stesso tempo coincidere con l’occhio destro del personaggio che gli sta accanto
i tre volti che compongono il pezzo
Hoek at work
altri scatti della fase realizzativa
passaggi
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Nella seconda campana, vi hanno trovato invece posto quattro volti; come risolvere l’arcano dell’alloggiamento degli occhi. E’ stato sufficiente individuare l’area dove posizionare un quarto occhio e tutto ha quadrato. Vediamo come è andata!
tre buchi per due volti
due buchi e occhio posticcio al centro per gli altri due volti
l’ambiente espositivo di via dei Castani