Subvertising (sovvertire la pubblicità) /20

Ed eccoci a una delle rubriche da noi preferite. In questo spazio parliamo di un ottimo modo di utilizzare gli spazi pubblicitari istituzionali per scopi totalmente opposti al fini pubblicitari stessi. Secondo il pensiero canonico, la pubblicità serve esclusivamente a convincere lo spettatore che una qualsiasi cosa, sia essa un bene concreto, quali vestiti, cibi, luoghi, sia essa un pensiero ideologico, uno per tutti il pensiero politico di questo o quel partito, sia bella, sia buona e faccia gli interessi di chi guarda la pubblicità.

C’è invece qualcuno che usa, diciamo illegalmente, gli spazi pubblicitari per mettere in guardia l’osservatore che quello che viene esposto negli appositi spazi non sia che una droga psicologica per far lui credere che una determinata cosa abbia un valore che le viene dato arbitrariamente da chi ha comunque un tornaconto economico o di prestigio.

E qui noi presentiamo quella che viene definita l’antipubblicità, o detta più musicalmente in inglese il “subvertising“; un connubio fra un messaggio finalizzato a mettere in guardia lo spettatore e l’arte di avanguardia. Insomma qui noi cerchiamo di trasmettere il messaggio che gli spazi pubblicitari possano essere usati anche con fini un po’ più nobili del semplice vendere un prodotto.

Ciò premesso, venuti a conoscenza del fatto che era in atto una azione di subvertising, ci siamo immediatamente attivati e, in ore notturne, ci siamo recati dove due pensiline bus di Roma erano state sapientemente utilizzate come spazi espositivi; quattro pannelli pubblicitari istituzionali contenevano, ben protetti sotto vetro altrettanti pezzi di pregevole fattura. Si è trattato di una collaborazione a quattro mani di due misteriosi rappresentanti della street art di avanguardia della Capitale, Hogre ed Elia Novecento. Rapida carrellata sotto una gelida pioggerellina.

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Il giorno successivo, di buon mattino, siamo tornati sul luogo del misfatto e, con nostro stupore, abbiamo accertato che tutti e quattro i pezzi si trovavano ancora al loro posto. I censori di turno probabilmente avevano sonnecchiato un po’, complice anche il clima rigido e piovoso della notte. Abbiamo quindi approfittato per catturare un’altra serie di immagini che ora vi presentiamo.

Iniziamo con una presentazione ufficiale dei quattro pezzi!

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Una mattinata, dal punto di vista climatico, decisamente più apprezzata dalla gente che approfitta dell’insperata presenza del sole per muoversi per la città; ed ecco le due fermate prese d’assalto.

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