Facciamo ora un salto nell’iperspazio della ricerca estetica avanzata, della sperimentazione estrema che è l’essenza e direi anche il motore della street art. Vedremo infatti da una parte una rappresentazione iconografica di simboli propri della nostra realtà quotidiana che siamo abituati a metabolizzare come semplici segni che riconducono ad un prodotto di successo ma che in questo caso ci spingono a riflettere e dall’altra un bell’esempio di studio architettonico futurista.
…………. Dall’ampio locale che ospita le opere di Lady Aiko su passa in uno stanzone dove e installata l’opera dello stencil artist norvegese Dot dot dot che ha scelto di restare nell’anonimato circondandosi di un alone di mistero. La sua opera che potremmo collocare a metà strada fra l’Arte Concettuale e la Pop Art va oltre l’estetica delle forme:
l’opera di Dot dot dot
qui c’è, protetta da una transenna, anche l’istallazione ambientale tridimensionale di Thomas Canto, artista francese
l’opera di Thomas Canto, un’intricata serie di fili e geometrie
due particolari