Questa sera vi presentiamo due opere realizzate dallo street artist Aloha Oe. Questo artista eclettico si è cimentato nel rappresentare a modo suo la personalità di un mostro sacro della cultura italiana del ventesimo secolo, a nostro parere il più grande: Pier Paolo Pasolini. Lo ha fornito di un look fenomenale per ricordare a tutti che la la di lui vita “è stata il simbolo di un mondo oggi scomparso, un mondo fatto di desideri puri ed impuri, di necessità primarie, di desiderio fisico disperato e bruciante, d’ingordigia d’amore, di purezza, di occhi, volti, sorrisi, ancora non toccati dallo spietato cinismo del mondo moderno”*.
Siamo in via Casilina vecchia, nel tratto sinuoso che scavalca il nodo ferroviario (nel gergo chiamato il triangolo delle Bermude) forse più strategico d’Italia comprendente le tre grandi stazioni periferiche di Roma (Tuscolana, Casilina e Tiburtina).
l’opera
un primo piano ed un visione d’ambiente
Poco lontano, in via del Mandrione, proprio sotto la via Casilina, la seconda opera, strettamente legata alla prima. Entrambe le opere sono costituite da dipinti su poster di carta finissima presupposti questi che concedono una vita effimera alle opere di street art soggette all’azione combinata dei collezionisti fraudolenti ed i rigori del clima.
la seconda opera di Aloha
primo piano
* da presentazione di “Siamo tutti in pericolo” (di Daniele Salvo).
Mi preme dire che le opere meravigliose sono state concepite e affisse per la performance “Come un cane senza padrone” camminata scenica su Le ceneri di Gramsci a cura mia, Tony Allotta, che ha aperto il festival dedicato a Pasolini organizzato dal Trenta Formiche con il V municipio e che prevedeva una sorta di via crucis laica nel giorno 4 aprile 2015 (sabato santo) di cui le opere di Aloha Oe erano riferimento e dialoganti con il performer.