Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /167

Oggi, di passaggio all'”Altra Economia” dove la buona stagione ha portato una marea di gente, abbiamo sbirciato alla porta del “CSOA Villaggio Globale”.

Il Villaggio Globale, occupato nel lontano 18 aprile 1990, è nato come centro interculturale all’interno dell’ex-mattatoio di Testaccio. Da sempre il Villaggio Globale ha portato avanti battaglie di interesse sociale, con particolare attenzione verso i temi legati all’immigrazione. Diverse fasi hanno attraversato la sua storia, segnata soprattutto da iniziative musicali e culturali che negli anni hanno visto ruotare attorno alle sue mura migliaia di persone.

Da sempre graffiti e murales hanno decorato il Villaggio Globale, negli ultimi tempi si è voluto dare più attenzione a questo aspetto mediante interventi ragionati e selezionati, al fine di dare spazio a chi nella sua opera sappia dare un messaggio piuttosto che una propria e individuale espressione.

E quelle che presentiamo questa sera sono le ultime opere realizzate all’interno di questo centro di aggregazione sociale e sono state realizzate, nell’ordine da Zed 1, Mister Thoms, Claudia Guiducci e La 180 Crew:

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l’opera di Marco Zedone, in arte Zed 1

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l’opera di Mister Thoms

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l’opera di Claudia Guiducci

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La 180 Crew

Ah, dimenticavamo: fuori dalla porta di ingresso del Villaggio Globale, dal lato del Lungotevere Testaccio, ha fatto mostra di sé, se pur per brevissimo tempo, un poster di pregevole fattura, messo in risalto da una luminosa cornice di smalto rosso sangue, che porta la firma “A. Grossi” e che, a nostro parere, merita di essere visto.

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