Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /314

Dopo breve pausa ferragostana riprendiamo il nostro fantastico viaggio attraverso la street art romana, e non solo. Sì, perché percorrendo le strade della nostra città con l’occhio attento ormai allenato a scovare pezzi che nessuno vede, riusciamo anche a concentrarci su tutto ciò che si muove, che pulsa e brilla di luce propria: la gente!  Che cammina, che se ne sta seduta al bar, che guarda distrattamente le vetrine, che si relazione ad un compagno di viaggio, che si pavoneggia, che  da mostra del proprio genio artistico, che ama, che lavora, che ruba immagini ………………. Quelle persone che richiamano la nostra attenzione hanno qualcosa da dire, una storia da raccontare; nostro compito è quello di cogliere proprio l’attimo in cui chi ti sta di fronte è disponibile a rendere pubblica la propria intimità.

Il murale che presentiamo questa sera è un piccolo stencil, esposto un po’ fuori mano; ci ha colpito, per la sua semplicità e anche per il suo volersi imporre su una strada percorsa solo da automobili e al massimo da frettolosi turisti che vanno a visitare le catacombe dell’Appia Antica. Siamo in via delle Sette Chiese; il pezzo è esposto sulla cassetta che contiene le apparecchiature del vicino semaforo.

314a

il pezzo

314b

il supporto

Riprendendo il cammino, ci siamo imbattuti, lì vicino, in un buon esempio di arte viaggiante su gomma, eccolo:

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