Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /332

Questa sera, grazie alla soffiata della nostra amica Lucia, siamo in grado di presentare un muro fresco di giornata; lo ha dipinto Gaia in zona Statuario, porzione del quartiere Appio Claudio il XXV di Roma, zona sud-est della Capitale, proprio di fronte al Grande Parco dell’Appia Antica dove sorge la splendida villa dei Quintili; quando fu realizzata, la villa era così stupenda che Commodo, pur di impossessarsene, fece sterminare tutta la famiglia dei Quintili accusandola ingiustamente di aver congiurato contro l’imperatore.

Il sito espositivo è la grande facciata di un albergo sito in via Siderno; ecco il pezzo:

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Ci avviciniamo e ci gustiamo i particolari dell’opera:

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Mentre soddisfatti ci allontanavamo, siamo stati attratto di qualcosa di molto colorato; sì erano i suoi calzoni, e scarpe ovviamente;

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Era Gaia, stava realizzando un altro pezzo su una parete laterale dello stesso albergo, quella che affaccia su via Oppido Mamertina; ecco alcuni scatti del suo lavoro in corso:

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L’attento esame del pezzo in via di realizzazione ci porta col pensiero a contatto del movimento neoclassico nato a cavallo tra il 1700 e il 1800, quando tutte le menti illuminate che avrebbero poi fatto la storia della cultura moderna, intrapresero il “Grand Tour” per ristabilire il giusto legame con la cultura dell’antico. Quella silhouette bianca, tutti avranno già realizzato, è il “Ritratto di Goethe nella campagna romana” di Johan Heinrich Wilhelm Tischbein.

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