Il murale al giorno di oggi lo siamo andati a trovare anzi, a veder realizzare, in un casale abbandonato della sconfinata campagna romana. Di questo immenso edificio solo le pareti perimetrali restano a malapena in piedi, tetto e soffitti sono solo un ricordo testimoniato dalla presenza, qua e là, di possenti travi di legno che li sostenevano; nonostante ormai esposte alle intemperie sono lungi dal marcire. I varchi che permettono il passaggio tra le stanze del piano terra sono di ridotte dimensioni, specie in altezza in quanto misurano all’incirca un metro; fanno quindi ritenere che gli ambienti fossero stalle per animali di ridotte dimensioni, tipo pecore, capre e animali da cortile e che le abitazioni dei contadini fossero al piano superiore, ormai inaccessibile per la scomparsa delle scale di cui restano solamente gli scheletri fatti di arrugginite pulegge. Intorno una immensa distesa di verde popolata di pecore e degradante dolcemente verso la vallata sottostante.
Veniamo al nostro pezzo, realizzato ed ambientato favolosamente dal nostro amico artista 0707; un volto femminile che traspare tanta malinconia. Sembra, complice una increspatura del muro su cui è realizzato, che sul suo volto scorra una lacrima! Ma andiamo per gradi, giunti in ritardo all’appuntamento, abbiamo pizzicato 0707 intento a realizzare il suo pezzo.
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Ed ecco il pezzo realizzato e naturalmente incorniciato dal vano di quella che una volta era una finestra:
l’ambiente
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Terminato il nostro lavoro, andandocene, ci siamo voltati indietro e l’abbiamo scorta lì dove l’avevamo lasciata, ma sembrava che si fosse fatta avanti per controllare se qualcuno arrivasse a trovarla!