Reportage dal Belgio /6

Eccoci questa sera al sesto appuntamento con la street art Belga; siamo ancora a zonzo per le strade di Bruxelles; l’abbiamo girata instancabilmente per cinque giorni ed oggi ci inoltriamo attraverso le strette strade del quartiere Sainte-Catherine, posto a nord-est della Grande Place nella zona che un tempo era il porto della città. Scendiamo da rue de l’Ecuyer che delimita il centro storico ed entriamo nel quartiere oggetto della nostra vista e subito su quello che era l’ingresso principale dell’Hotel Astrid, in rue del Cyprès, troviamo il primo pezzo di una lunga serie:

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Arriviamo alla chiesa delle Beghine, la aggiriamo e in rue du Marronnier, il nostro sguardo viene attratto da qualcosa in alto, fra i tetti. Sì, è proprio un gran pezzo e sembra non sia uno di quelli previsti nei tour istituzionali:

Proseguiamo il nostro tour invece e, in rue di Marcq, tre serrande di altrettanti garages sostengono una seppia gigante:

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Arriviamo in Quai a la Huille; al centro una grande piazza che una volta era il canale del porto, oggi interrato, sulla recinzione in tavole che protegge dalla vista un grande cantiere edile c’è un murale multicolore; starà lì, ci hanno detto, circa un anno, il tempo di veder sorgere un nuovo palazzo e poi via, sara distrutto.

Sulla parete laterale del palazzo confinante, invece, c’è traccia di un favoloso reperto pubblicitario degli anni ’50 del secolo scorso; su di esso si staglia però un altrettanto gran pezzo che rappresenta un ragno peloso che incute paura:

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E arriviamo al limite estremo del quartiere che concide con il limite del comune di Bruxelles; siamo sulla sponda del canale. Dall’altra parte c’è il comune di Molenbeeck.

Ovviamente la sponda del canale è stata trasformata in vetrina espositiva istituzionale ecco il lungo pezzo che abbiamo incontrato e che, per comodità, abbiamo diviso in tre sezioni:

      

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Iniziamo il viaggio di ritorno verso il centro; in quai au Bois de Costruction la facciata cieca di una piccola casa sostiene un altro pezzo

e poco più avanti, in rue di Pays de Liège, in un’area di cantiere abbandonato, c’è un piccolo illegale salone espositivo, dove su una parete di mattoni spicca fra l’altro l’accenno di un volto fornito di due luminosissimi occhi.  il resto lo vedremo anche nei dettagli:

      

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Il nostro viaggio attraverso Sainte-Catherine volge al termine; prima di congedarci presentiamo due pezzi istituzionali incontrati, il primo all’inizio del giro, il secondo alla fine. Eccoli:

 Franquin in rue del l’Ecuyer

      

i due componenti del pezzo, legati da un filo

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Dupa in rue de Flandre

 

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