Reportage dal Belgio /11

Riprendiamo il nostro reportage sull’arte muralista di strada del Belgio. Questa volta andiamo a Lovanio (Leuven per i Fiamminghi); per i Belgi è la città simbolo della cultura superiore, potremmo paragonarla a Siena e  Pisa sedi di prestigiose università. Anche la street art qui si mostra all’altezza, sembra quasi un’avanguardia; al barocco pomposo incontrato ad Aalst, si contrappone uno stile molto sobrio ma pungente fatto di piccoli pezzi ma ricco di contenuti. Divideremo per l’occasione, la nostra visita in due parti ben distinte; la prima tratterà di pezzi clandestini realizzati nell’illegalità più assoluta. La seconda presenterà, come dire, due situazioni istituzionali; la prima l’allestimento di un elegante sottopasso stradale posto al centro della città, crocevia di passaggi rapidi di gente indaffarata. La seconda la sistemazione, assolutamente non invasiva, di superfici disponibili all’interno di uno dei tanti parchi, tutti curatissimi, di cui è costellata Lovanio. Ma procediamo per gradi!

Scendiamo dal treno dopo circo una mezz’oretta di treno, ci siamo spostati verso est. Per la cronaca, Lovanio è il capoluogo della provincia del Brabante Fiammingo, nata intorno agli anni 90 del secolo scorso dalla ex regione del Brabante, quando fu istituita la regione di Bruxelles Capitale ed il corrispondente Brabante Vallone e fatto curioso, il Brabante Fiammingo circonda completamente la regione di Bruxelles Capitale. Ecco che come scendiamo dal treno, ci voltiano e scorgiamo che trasportavamo con noi tanti pezzi; abbiamo fatto in tempo a registrare solo questi quattro, tutti di elegante fattura!

      

      

Dopo la premessa, ce ne andiamo in giro senza meta per la cittadina, senza meta alla caccia di pezzi illegali, ma abbiamo più di una destinazione da vedere, la prima e più interessante è il quartiere delle beghine, quelle signore di tanto tempo fa che non maritate o rimaste vedove si dedicavano ad una vita quasi monastica al di fuori dalle strutture ecclesiastiche; esse venivano adottate da tutta la cittadinanza. Si trasferivano in una casa messa a loro disposizione dalla collettività in una zona ben individuata della città.

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Ecco di seguito i pezzi incontrati prima di giungere al beghinaggio; iniziamo con tre semplici esercizi calligrafici

      

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Ora figurativo:

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E’ ora la volta di due piccoli stencil:

      

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E terminiamo con un esercizio calligrafico complesso:

il pezzo nell’ambiente

estrapolato

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