Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /462

Questa sera rispolveriamo la rubrica Un murale al giorno, un po’ trascurata in questi ultimi tempi, ma ne avevamo tutti i motivi. Questa sera facciamo un salto a S.Lorenzo, in via dello Scalo S.lorenzo per assaporare una vera e propria esposizione di Leonardo Crudi. Quattro cornici naturali di un manufatto in completo disfacimento sono servite per esporre altrettanti pezzi fedeli alla continuità artistica inaugurata da diverso tempo dal Collettivo Novecento.

A parte il primo pezzo tra i quattro che presenteremo ora e che riprende quello  esposto a piazza Orazio Giustiniani a Testaccio in occasione dell’inaugurazione di Outdoor 2018 (murale al giorno 457 del 14 aprile scorso), completandolo con la parola “amore (l’ubov)”, degli altri non abbiamo trovato storia nelle maglie del web

       

Popova  –  Amore                                                                                                 Zkster

       

Barbara Stepanova                                                                                                                         Lilia brik

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l’ambiente espositivo

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passaggi

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Proprio lì di fronte, sull’altro lato di via dello Scalo S.Lorenzo, sotto i ponti della bruttissima sopraelevata,  registriamo due pezzi del Collettivo Novecento al completo; essi resistono, se pure abbastanza disfatti, al passare del tempo, allo smog, alle intemperie e all’aggressione umana.

Il primo pezzo, “Maldicenza” di Elia Novecento, porta elementi non sufficienti per inquadrare l’argomento trattato; potremmo azzardare che si parli del film, realizzato sul finire degli anni ’70 del secolo scorso , dal titolo “L’albero della Maldicenza” (1979), rivisitazione in chiave boccaccesca de “I Vitelloni” (1953) di Federico Fellini e “I Basilischi” (1963)di Lina Wertmuller

Maldicenza di Elia Novecento

Lenin Oktjabrja Revoluzija di Leonardo crudi

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