Nel precedente capitolo dei luoghi misteriosi, quando avevamo presentato il maiale e la volpe di Gojo, avevamo dimenticato (volutamente) di dire che c’erano ancora tre pezzi da scoprire, sempre realizzati dalla mano eclettica di Paolo “Gojo”: uno schizzo, un sogno e un capolavoro!
Realizzati, si dice, con una mano indemoniata che andava per conto suo. E non poteva fare altro, visto che, almeno per il secondo ed il terzo pezzo, non ci fosse luce sufficiente nemmeno per vedere quale colore si stesse veramente usando; noi abbiamo dovuto effettuare, per la ripresa delle immagini, pose di 30 secondi e usare una sensibilità del sensore ai limiti dell’immaginabile.
Iniziamo dal primo pezzo, lo schizzo di un guerrigliero latino-americano con tanto di cappellino con visiera, barbudo, con naso e orecchie pronunciati, con vaga somiglianza al Lider Maximo
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Poi muovendoci passando al di là di macchinari arruginiti
troviamo un animale immaginario, tanto cane, un po’ maialino, volante per giunta, con un paio di minuscole ali, appena accennate, trasparenti
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Attraversiamo un pertugio che ci permette di entrare in una piccola sala; anche qui macchinari misteriosi, a noi sembrano tre motori a scoppio ognuno a due cilindri
E proprio lì difronte, l’ultimo pezzo di Gojo, sommo pezzo!
l’ambiente espositivo
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cimelio