Tre anni fa, Murale al Giorno 345 del 18 novembre 2016, andammo a Monterotondo per fare la cronaca in diretta dell’evento che si tiene ogni anno per mantenere viva la memoria di Tromh, writer d’eccellenza prematuramente scomparso nell’agosto del 2011.Ci siano tornati, in un angusto sottopassaggio della linea ferroviaria, per fare la cronaca, differita questa volta, del raduno tenutosi, complice la pioggia, in due puntate alla fine di settembre.
Noi ci siamo andati domenica mattina; trovato il posto abbiamo dovuto combattere con due nemici inaspettati.
Primo, il sito espositivo, un sottopasso pedonale dalle dimensioni molto ridotte; ogni pezzo lo si poteva osservare standogli di fronte, al massimo a una distanza di due metri; per poterli documentare ci siamo dovuti letteralmente arrampicare sopra gli specchi, e non sempre con esiti del tutto felici e di questo ce ne scusiamo con i frequentatori del progetto FotografiaErrante.
Secondo, un sole abbagliante che si incuneava maliziosamente lungo gli stretti passaggi, scale o rampe, che portavano al cunicolo sotto la ferrovia, e tagliava letteralmente in due i pezzi, creando contrasti violentissimi.
A compenso della nostra fatica, va segnalato l’altissimo livello morale e artistico dei pezzi realizzati; tema dominante ovviamente il “teschio verde”, lui e Tromh erano un tutt’uno, una simbiosi; e ancora oggi, quando andiamo in giro, specie per luoghi abbandonati e incappiamo in questa figura immaginiamo che lui lo abbia appena realizzato e se ne sia andato proprio poco prima del nostro arrivo.
In anteprima alla immensa murata del sottopasso pedonale ferroviario, proprio lì di fianco, su una delle spallette in cemento armato che reggono il cavalcaferrovia automobilistico, Mister Thoms ha così ricordato l’amico.
particolari e allargamenti di vista
_____________________________________________________
Dopo questa doverosa premessa, iniziamo il viaggio attraverso il sottopasso; percorriamo quella che da questa parte è una piccola rampa.
__________________________________________________
su muro che protegge le scale, da una parte, e la rampa disabili, dall’altra, ecco una murata.
andiamo nel dettaglio!
________________________________________________
E’ arrivato il momento di entrare nel piccolo tunnel che costituisce il sottopassaggio vero e proprio; vediamo i pezzi che vi abbiamo trovato.
_____________________________________________
avviciniamoci un po’
Usciamo dal sottopassaggio ed ecco un altro pezzo, questo lo ha realizzato Yest.
Qui rispetto al piano stradale siamo decisamente molto bassi; chi ha attraversato il sottopassaggio ha due alternative; la prima è fare una rampa di scale ripidissima di una trentina di gradini, la seconda e percorrere una tripla rampa disabili. Noi, domani però, le faremo tutte e due, sì perché i muri le le sovrastano sono tutti stati affrescati. Ci vediamo domani!