Torniamo dopo un anno ad interessarci del Cosiddetto muro libero di Riva Ostiense; Oggi possiamo dire che anche questo muro, liberato da tempo dai writers romani, oggi può godere anch’esso dell’invidiabile riconoscimento ufficiale di “Muro Libero” della Capitale. E’ stato così finalmente riconosciuto dagli amministratori capitolini nel mese di Dicembre in occasione dell’ormai famoso evento artistico-culturale conosciuto come “Millennials art work” costola del progetto Dominio Pubblico (Murali al giorno 542, 548, 549 e 551).
Andiamo a vedere come l’evento è stato l’occasione per rinnovare totalmente i pezzi del il muro e come, forse per la prima volta, si è cercato di far condividere lo spontaneismo graffitaro con l’arte figurativa di strada, quella seria ovviamente. Di quest’ultimo aspetto dell’evento avremo poi modo di parlare nel prossimo articolo di questa serie; oggi ci limiteremo al report del rinnovamento totale del muro.
Il resoconto è totalmente esaustivo e si riferisce alla visita effettuata nella mattinata del 3 dicembre, quando trovammo all’opera anche il ritardatario Anek.
Iniziamo con una visione dell’ambiente che ospita il muro libero.
E ora apriamo le danze con una murata nella murata.
Nel dettaglio:
Muge Nedo
Shemo Trota
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A seguito due pezzi in tono cromativop con quelli appena visti. Ecco il primo.
Il secondo è un pezzo doppio, parte calligrafica e puppet grintoso.
Andiamo oltre; giungiamo proprio sotto l’antica struttura metallica.
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E poi ancora:
Nel dettaglio.
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Andiamo avanti, ecco un’altra trentina di metri.
Vediamo i pezzi dettagliatamente.
Wies Doba
Come Vela
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E poi, rapidamente…….
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Uno per uno.
Beat Sacro di Aber
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La murata sta giungendo all’angolo.
UNC di Eolo, Tini, Squin – a dx Kool Eiknarf e Guile
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Ed eccoci arrivati alla fine; questo è l’ultimo pezzo giù in fondo che sembra avvolgere e contenere la scena di questo lunghissimo muro libero.