Articoli precedenti interessanti il sito visitato: 72, 73, 74, 75.
Fatta la veloce deviazione che ieri ci ha portato in quel famoso centro direzionale, ovviamente abbandonato a un destino di lenta agonia almeno fino a quando un brillante palazzinaro se ne impossesserà per trasformarlo nuovamente in una miniera d’oro, torniamo nella immensa fabbrica dove ci aspettano ancora un incalcolabile numero di pezzi, tutti interessanti, e che esprimono un arco superiore a due lustri della storia del writing romano.
Se non ricordiamo male stavamo in visita nei paraggi del secondo salone del secondo capannone. Da queste parti insomma.
Entriamo ora nel terzo salone e ci immergiamo subito in una atmosfera ovattata, fatta di luce naturale perfettamente distribuita attraverso quei lucernari protetti da resistenti lastre di plastica trasparente. Ci accolgono due murate che riempiono altrettanti muri dalle ragguardevoli dimensioni.
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Ora un pezzo singolo.
e poi un’altra murata.
vista da vicino.
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Quarta parete, siamo sempre nel terzo salone; questa guarda fuori e la rivedremo di sfuggita nell’ultimo report da questo immenso stabilimento.
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Lasciamo questo salone dove ogni parete custodisce una murata e subito ne troviamo un’altra.
Ozer Tats
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Per catturare questi due pezzi appena visti abbiamo fatto una breve deviazione in un piccolo ambiente cui si accede dal salone in cui ci troviamo; rientriamo e completiamo la visita.
Howen Noah
e poi ancora:
Brus Jago
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E per ultima abbiamo lasciato la murata che avevamo intravisto già nell’articolo 75, immagine del pezzo di Grizz.
Bimk, Jago Brus, Howen
Continua………………..