Per luoghi misteriosi /135

Nuovo sito

Un grande ritorno quello che documentiamo oggi; bloccato dalla pandemia oltre il mare, il mostro sacro del bello assoluto è tornato per poco tempo tra i mortali per donarci un suo nuovo pezzo.

Siamo andati, coma d’abitudine, in un luogo abbandonato, nuovissimo per noi, a vedere cosa ha realizzato e, con nostra somma sorpresa, lo abbiamo trovato scortato da sue sfegatate ammiratrici. Lui aveva terminato il pezzo; loro invece, stavano dando i ritocchi finali; una in special modo si accaniva nel truccarne gli occhi, come se quel ritratto fosse il volto vero di una ragazza.

Ma andiamo per gradi; entriamo di soppiatto dentro un immenso sito abbandonato, circondato da palazzetti appena realizzati. Superiamo un cancelletto che protegge fintamente un percorso pedonale che ci porta nella parte bassa del corpo centrale di questa fabbrica che doveva produrre, secondo noi, cartelli pubblicitari stradali, quelli di plastica che vediamo ai margini delle strade romane. Tutto è andato in malora, l’umidità la fa da regina; l’unica cosa registrabile sono i resti sgangherati di alcuni veicoli a motore.

Entriamo nei garage e attraverso una scala raggiungiamo il piano superiore, dove su un grande terrazzo troviamo il nostro mentore: 0707. Ha da poco terminato la realizzazione del suo pezzo, una dolce fanciulla dai lineamenti rotondi, quasi infantili.

la nuova dama di 0707

Come preannunciato, questa volta 0707 non era solo; con lui diverse fanciulle; la prima l’abbiamo vista insistere con un pennellino sugli occhi del dipinto e, diremmo, a ragion veduta. Lei è una famosa truccatrice e di occhi se ne intende.

La seconda ci ha intrattenuto dandoci preziose informazioni sul sito da noi visitato.

E quello che vedete qui sotto è il bellissimo cane di 0707; non c’è che dire, in fatto di bellezza il maestro se ne intende.

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A margine dell’evento, presentiamo ora un pezzo realizzato, sempre in questo sito abbandonato, da una giovane artista che qui si è cimentata, per la prima volta, nell’aggredire un muro. Lei si chiama Alice the Monster e, forse, presto si affaccerà sul progetto “FotografiaErrante“.

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