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Ed eccoci, sempre dopo un anno, a visitare quel mostro di cemento abbandonato sul bordo della via Pontina. Ricordate la Casa del Rugby? Doveva essere il fiore all’occhiello dello sport romano, invece si è rivelato solo una speculazione per l’arricchimento illecito di gente senza scrupoli.
Abbiamo trovato tanti pezzi nuovi, tutti buoni, alcuni di eccellente fattura. Proviamo a fare un report quasi esaustivo dello stato dell’arte in questo sito abbandonato. Presentiamo i pezzi nello stesso ordine in cui li abbiamo incontrati nel nostro girovagare attraverso scale ingombre di rifiuti e bui cunicoli.
Superiamo una labile recinzione ormai completamente sconnessa; ci accoglie un primo pezzo ancor prima di impegnare quella specie di scala che ci porta all’ingresso superiore.
Ed eccoci dentro; da qui si dominano le tre piscine. Su quella dei bambini esperti si affacciano due pezzi nuovi; ci riserviamo di vederli meglio quando durante il nostro viaggio attraverso questo inferno ci farà transitare proprio li vicino.
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Passiamo oltre, entriamo nell’ala di quello che doveva essere l’hotel degli sportivi ospitati nella struttura che aveva ambizioni smodate; una serie di stanze dotate di bagno e armadio a muro, nonché ampie sale probabilmente destinate alla ristorazione al passatempo. Qui tanti pezzi nuovi, diamo il via alle danze!
avviciniamoci ai due pezzi di sinistra.
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Una stanza è stata monopolizzata!
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avviciniamoci!
I due pezzi visti singolarmente:
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E ora una murata
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Lasciamo la cosiddetta zona residenziale e incamminiamoci verso la zona piscine; incontriamo altri locali dove stanno altri pezzi.
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E ora una immagine d’ambiente:
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Ed eccoci finalmente alle piscine; ecco i due pezzi che avevamo visto da lassù
E finiamo con una stupenda accoppiata e azzardiamo!