Articoli precedenti interessanti il sito visitato: 103, 104, 109, 113, 114, 120, 121, 130, 136.
Dopo il passaggio al Mandrione, ce ne torniamo rapidamente in periferia e andiamo a visitare un luogo abbandonato a noi molto caro. Qui sono custoditi pezzi tra i migliori in assoluto del writing romano; elementi frutto di una spasmodica ricerca artistica. Da tempo volevamo ritornare in questo edificio, ben messo nonostante l’abbandono cui è stato prematuramente destinato a causa della espansione esponenziale dell’azienda che qui aveva la sede. Il sito era troppo stretto, non ce la faceva più a contenere tutto il personale di cui quell’azienda aveva bisogno. Così, nel giro di un relativo tempo ristretto sono cominciati ad apparire sui suoi muri interni, perfettamente tenuti, pezzi di arte ipercontemporanea di tutto rispetto, che noi abbiamo scoperto per puro caso. Quando entrammo qui stavamo cercando un muro per fare un piccolo ritratto di donna, vi trovammo un vero e proprio scrigno d’arte.
Avevamo saputo che di recente vi era stato realizzato un nuovo pezzo, quindi era necessaria una nostra nuova vista. Ecco il pezzo!
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Missione compiuta; vediamo cos’altro si può fare; per esempio, proviamo a cambiare sceneggiatura.
Così va bene; facciamo uno scatto da questa posizione!
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Visto che le condizioni di luce sono quelle ideali, proviamo a fare un giro ai piani superiori. Non troviamo niente di nuovo, ma ci sono delle condizioni forse irripetibili, quindi qualche scatto lo catturiamo comunque. Sono pezzi già passati sulle pagine di “FotografiaErrante“, ma pensiamo, sono sempre interessanti da vedere e poi, con questa luce e questi riflessi, sono il massimo!
Andiamo sui particolari sdoppiamenti!