Le Campane di Cinecittà – 4

Il quarto appuntamento con il progetto GAU Cinema lo abbiamo con uno dei grandi Film da annoverarsi universalmente fra i capolavori della settima arte; stiamo parlando di “” del Maestro Federico Fellini. C’è sempre Mastroianni di mezzo, ma si sa, lui è stato forse il più prestigioso interprete cinematografico italiano che ebbe una carriera infinita che iniziò prima del secondo conflitto mondiale e terminò quando già si sentiva l’odore del terzo millennio. Presentato rigorosamente in bianco e nero dai pennelli di le Molecole questo film lo potete sognare mettendovi di fronte alla campana per la raccolta differenziata del vetro che sta quasi prossima alla fermata Subaugusta.

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Uscito nel 1963 il film ottenne ben due premi Oscar, cosa forse unica per il cinema italiano.

Guido Anselmi è un affermato regista di quarantatré anni che si trova a trascorrere un periodo di riposo in una stazione di cure termali. La pausa forzata diventa ben presto però una sorta di bilancio generale sulla sua esistenza. Il film è sostanzialmente un infinito viaggio vorticoso tra rapporti reali e fantastici, ricordi e sogni che si mescolano tra loro. Tutto questo non fa che rendere sempre più consapevole il senso di smarrimento che il protagonista si portava dietro da anni e che il quotidiano, tra lavoro e abitudini, aveva solamente mascherato ma non attutito.

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Principali interpreti della pellicola, oltre Mastroianni, furono Claudia Cardinale che qui per la prima volta non venne doppiata, Anouk Aimée e Sandra Milo. Una notizia che non tutti sanno: Mastroianni ebbe la parte di Guido Anselmi come “extrema ratio“; infatti Fellini aveva pensato di assegnare la parte a Laurence Olivier o addirittura a Charlie Chaplin.

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Altra particolarità è quella che vennero distribuite alcune pellicole con alcune scene “virate”; furono usate addirittura due tonalità, il seppia e l’azzurro, nel senso che le scene in questione in alcune pellicole avevano la tonalità seppia e in altre la tonalità azzurra. Certo che a quei tempi il cinema aveva una forza sperimentale mostruosa!

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Superfluo ricordare che anche questa pellicola è inserita nella cassaforte contenente i 100 film italiani da salvare. Inoltre il film è inserito anche, e in posizione molto elevata, nell’elenco dei 500 film della storia del cinema mondiale; elenco votato da lettori del giornale statunitense Empire e da un folto numero critici cinematografici mondiali.

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