Con l’articolo di oggi terminiamo il nostro viaggio attraverso quel complesso misterioso che si staglia sulla via Tiburtina all’altezza di S.Basilio. Oggi appare ancor più inquietante in quanto i lavori di allargamento della via Tiburtina hanno portato a contatto (prima c’era uno spazio cuscinetto indefinito fatto di rovi e alberi cresciuti senza controllo) il moderno nastro di asfalto con questo tetro edificio all’interno del quale il tempo pare essersi fermato. Possiamo sicuramente affermare che il nostro resoconto sia completamente esaustivo per quanto riguarda le opere in esso contenute alla data della nostra ultima visita. Fra qualche tempo torneremo a visitare il complesso e qualora chi fossero novità provvederemo a fare un aggiornamento.
il cane a reazione di Dufuck
omaggio a Mondrian di Matteo di Mattia e Tommaso Moretti
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il pezzo di Carlos Atoche
inserito nell’ambiente
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dopo tanta fatica abbiamo raggiunto a livello altissimo i pezzi di Rust Age
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Il messaggio universale dell’Argentino Federico Cimatti (Vedi Edificio Flemin /15 del 27 febbraio scorso)