Prima di infilarci in uno dei quartieri storici di Bruxelles per passarlo ai raggi X, trascorriamo un’altra serata saltando da un posto all’altro di questa tranquilla città, dove tutto è scandito da un ritmo stranamente a dimensione umana, dal traffico, praticamente inesistente, alla discrezione della gente, dalla sensazione di sicurezza alla birra, quella sì veramente squisita e alla portata di tutti.
Incontreremo anche uno street artist (Bibbito) che abbiamo già conosciuto a Roma, per la precisione dentro quella spettacolare fabbrica abbandonata, carica di storia, che se ne sta ai margini della via Tiburtina in corrispondenza di San Basilio, dove il grande Fleming intervenne personalmente, nel 1950, per dare il via alla produzione del primo grande salva-vita prodotto dall’uomo, la Penicillina, che da Roma veniva poi mandata in tutti i paesi d’Europa, compresi quelli che si trovavano “oltre-cortina”.
Iniziamo quindi la terza tappa del nostro affascinante viaggio attraverso il Belgio che ci condurrà poi nel fantastico paesaggio delle Fiandre. Ma andiamo per ordine!
esercizio calligrafico in rue de la Poste
studio di volti su lettering in rue Kerckx
pezzo istituzionale fortemente crossato in rue Philippe de Champagne
visione d’ambiente
ed ecco Bibbito, in compagnia di Rise, in rue Frédéric Basse
“Le Chat” di Philippe Geluck, altro pezzo istituzionale ma non troppo, visto che l’argomento sono i palazzinari; siamo in buolevard du Midi
ancora Rise e Bibbito, sempre in boulevard du Midi
grande pezzo di Bonom su grande parete cieca di palazzo in boulevard de Waterloo
inserito nell’ambiente