Argomento del giorno: un parco!
Sì, oggi andremo a fare visita ad un parco della estrema periferia romana; oltre il GRA, anche se di pochissimo, alla Romanina, quadrante sud-est della Capitale. Un parco particolare, stretto e molto lungo, dotato di due entrate principali, una su via Orazio Raimondo, l’altra su viale Luigi Schiavonetti. Seconda particolarità: su questi due ingressi insistono due vere e proprie porte magiche; chiunque entra passa attraverso di esse anche se potrebbe senza difficoltà, e a volte più comodamente, aggirarle; specie quando ci sta passando qualcun altro, invece tutti aspettano il proprio turno per attraversarle. Terza particolarità al centro di esso c’è un piccolo spiazzo dove dodici piccoli “menhir” portano, da quando sono stati eretti, i dodici simboli astrologici dell’oroscopo.
Infine, ma questa non è una particolarità ma purtroppo un vero e proprio luogo comune: il parco è lasciato, da parte delle istituzioni, al limite di un degrado cronico. Panchine boh! Sfalcio dell’erba nemmeno a parlarne. Vialetti sconnessi che sono delle vere e proprie insidie all’incolumità della gente. Per non parlare poi della merda dei cani, queste povere bestie hanno dei padroni proprio incivili; e non esageriamo per niente, sta di fatto che il nostro accompagnatore ne ha acciaccato prontamente una.
A questo punto abbiamo inquadrato la situazione e veniamo al motivo della nostra visita. Ci siamo andati perchè, Alessandra Carloni, assidua frequentatrice del progetto FotografiaErrante, ci si è messa veramente d’impegno per portare questo parco all’attenzione di tutti. Armata di secchi, secchielli, colori, pennelli e quant’altro, ha messo mano ai tre elementi che sopra abbiamo citato accentuandone l’aspetto esoterico. I colori pastello che usa e i suoi personaggi ammantati di un’anima “retró“, rendono poi il sito sospeso nel tempo.
Diamo inizio quindi a una carrellata esaustiva del lavoro compiuto da Alessandra Carloni. Faremo il percorso che compie chi attraversa il parco da un capo all’altro; per la fattispecie cominciamo dall’ingresso di via Orazio Raimondo.

ingresso al parco
le scene laterali
particolari del figurativo

la porta magica

il retro
E ora, a dimostrazione che quanto abbiamo asserito sull’aspetto magico di questo passaggio, vediamo come si comporta la gente che entra (o esce) nel parco
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Superato l’ingresso, ovviamente passando all’interno della porta, siamo andati dove stanno i monoliti con rappresentati i simboli astrologici dell’oroscopo. E lì, con nostra grande sorpresa abbiamo beccato proprio l’artista che stava dando aspetto umano ai singoli segni zodiacali
Alessandra Carloni umanizza il Sagittario
colori d’altri tempi e bozzetto

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E’ ora il momento di passare in rivista tutti e dodici i segni zodiacali interpretati da Alessandra. Sono, nell’ordine: Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci, Ariete, Toro e Gemelli.
E ora uno sguardo all’ambiente
Già che ci siamo, ci rivediamo anche tutti i segni zodiacali inseriti nel loro ambiente prossimo
Dopo questa abbuffata di pezzi proseguiamo il nostro viaggio di attraversamento del parco e arriviamo alla seconda porta, quella che si apre su viale Luigi Schiavonetti, ovviamente magica anche questa.

Andiamo ora dall’altra parte

Anche qui vige l’assioma che per entrare e uscire dal parco sia necessario, in ogni caso, attraversare la porta