Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /486

Argomento del giorno: un parco!

Sì, oggi andremo a fare visita ad un parco della estrema periferia romana; oltre il GRA, anche se di pochissimo, alla Romanina, quadrante sud-est della Capitale. Un parco particolare, stretto e molto lungo, dotato di due entrate principali, una su via Orazio Raimondo, l’altra su viale Luigi Schiavonetti. Seconda particolarità: su questi due ingressi insistono due vere e proprie porte magiche; chiunque entra passa attraverso di esse anche se potrebbe senza difficoltà, e a volte più comodamente, aggirarle; specie quando ci sta passando qualcun altro, invece tutti aspettano il proprio turno per attraversarle. Terza particolarità al centro di esso c’è un piccolo spiazzo dove dodici piccoli “menhir” portano, da quando sono stati eretti, i dodici simboli astrologici dell’oroscopo.

Infine, ma questa non è una particolarità ma purtroppo un vero e proprio luogo comune: il parco è lasciato, da parte delle istituzioni, al limite di un degrado cronico. Panchine boh! Sfalcio dell’erba nemmeno a parlarne. Vialetti sconnessi che sono delle vere e proprie insidie all’incolumità della gente. Per non parlare poi della merda dei cani, queste povere bestie hanno dei padroni proprio incivili; e non esageriamo per niente, sta di fatto che il nostro accompagnatore ne ha acciaccato prontamente una.

A questo punto abbiamo inquadrato la situazione e veniamo al motivo della nostra visita. Ci siamo andati perchè, Alessandra Carloni, assidua frequentatrice del progetto FotografiaErrante, ci si è messa veramente d’impegno per portare questo parco all’attenzione di tutti. Armata di secchi, secchielli, colori, pennelli e quant’altro, ha messo mano ai tre elementi che sopra abbiamo citato accentuandone l’aspetto esoterico. I colori pastello che usa e i suoi personaggi ammantati di un’anima “retró“, rendono poi il sito sospeso nel tempo.

Diamo inizio quindi a una carrellata esaustiva del lavoro compiuto da Alessandra Carloni. Faremo il percorso che compie chi attraversa il parco da un capo all’altro; per la fattispecie cominciamo dall’ingresso di via Orazio Raimondo.

ingresso al parco

le scene laterali

particolari del figurativo

la porta magica

il retro

E ora, a dimostrazione che quanto abbiamo asserito sull’aspetto magico di questo passaggio, vediamo come si comporta la gente che entra (o esce) nel parco

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Superato l’ingresso, ovviamente passando all’interno della porta, siamo andati dove stanno i monoliti con rappresentati i simboli astrologici dell’oroscopo. E lì, con nostra grande sorpresa abbiamo beccato proprio l’artista che stava dando aspetto umano ai singoli segni zodiacali

Alessandra Carloni umanizza il Sagittario

colori d’altri tempi e bozzetto

il Sagittario, particolare

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E’ ora il momento di passare in rivista tutti e dodici i segni zodiacali interpretati da Alessandra. Sono, nell’ordine: Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci, Ariete, Toro e Gemelli.

E ora uno sguardo all’ambiente

Già che ci siamo, ci rivediamo anche tutti i segni zodiacali inseriti nel loro ambiente prossimo

Dopo questa abbuffata di pezzi proseguiamo il nostro viaggio di attraversamento del parco e arriviamo alla seconda porta, quella che si apre su viale Luigi Schiavonetti, ovviamente magica anche questa.

la porta vista dall’interno

Andiamo ora dall’altra parte

vista dall’esterno

Anche qui vige l’assioma che per entrare e uscire dal parco sia necessario, in ogni caso, attraversare la porta

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