Torniamo, dopo sei mesi abbondanti, a visitare il Muro Libero di via Marilyn Monroe. Un muro libero ricordiamo, che al pari del suo convicino Muro Libero di Via Luigi Chiarini, è stato fortemente ridimensionato per volere dei residenti benpensanti, che di fatto ne hanno determinato la condanna a morte tramite una lenta agonia. Qualche colpo di coda ogni tanto lo si sente, ma il destino di questi due muri è ormai segnato.
Ci siamo tornati circa tre settimane fa e abbiamo notato che era un corso di realizzazione un nuovo muro, per il quale era stato addirittura sacrificato uno dei pezzi storici dello scorso anno; ricordate l’ubriacone di Mister Thoms? Beh, è il caso di andarselo a rivedere nell’articolo 22 del 30 ottobre dello scorso anno 2018, perchè ormai, solo su FotografiaErrante è sicuramente visibile.
Abbiamo visto lentamente crescere il nuovo muro, che per due fine settimana è stato preso d’assalto da un gruppo di writers, formato dai più qualificati e importanti della piazza romana e non solo. Poi, negli ultimi due giorni passati, il muro è stato chiuso sotto un caldo assordante e un sole cocente; il risultano è una fantasmagorica murata graffiti di quelle che non siamo più tanto abituati a registrare.
L’argomento di cui tratta la murata è molto importante; il gruppo dei writers fan del “Colle der Fomento” ha voluto celebrare, anche in vista del prossimo concerto che si terrò a Roma il 5 luglio al parco Schuster, l’ultimo disco realizzato dal gruppo musicale, idolo del movimento Hip Hop. Il titolo dell’album è “Adversus“, il quarto della band! Ci sono 14 tracce dove si parla di morte, di fallimenti, dove si riscopre il valore, la forza e il potere della parola.
I writer che si sono impegnati per realizzare questo grande tributo al Gruppo “ Colle der Fomento” sono:
Mister Thoms, Ganja, Pepsy, Cimpa, gli Hot Boys, Maudit e Kosher. Sono state coinvolte qiundi tre delle Crew più importanti della Capitale: la Genuine, i The Love Movement e gli Hot Boys. Ognuno, ispirandosi al disco, ha scritto il titolo di una canzone interpretandolo con il proprio stile.
Vediamoci il risultato del loro impegno.
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Una murata quindi nel perfetto stile writing, parti letterali e calligrafie miste a puppets; un crogiolo di stili guidati da una omogenea tonalità di colore su un fondo antracite. Andiamoci a vedere ora, uno per uno, i singoli componenti della murata.
iniziamo con la maschera che è poi la copertina dell’album del gruppo; una Mempo rossa, una maschera giapponese usata nel medioevo per spaventare i nemici.
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calligrafie di Cimpa
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E ora le firme dei realizzatori della murata
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