Sabato scorso, mentre ci trovavamo in escursione in uno dei tanti luoghi abbandonati che monitoriamo costantemente, ci è giunta voce che al muro libero di via Renato Cesarini, spalla di un parcheggio defilato dove nei fine settimana non sosta nemmeno una autovettura, erano convenuti un numero imprecisato di writers, i fari della steet art romana, per realizzare una murata, sulle righe, da dedicare alla memoria di un giovane writer napoletano di recente venuto a mancare a causa di una bruttissima malattia. Lui si chiama Deam e nella vita di comune mortale si chiamava Walter Molli; non abbiamo mai avuto l’onore di conoscerlo; stando a chi si è mobilitato per ricordarlo appare chiaro quanto lui fosse stimato come artista e amato come amico!
Ovviamente il mattino seguente (domenica n.d.r.), di buonora, ci siamo presentati sul posto e, a parte qualche ritardatario cronico, la maggior parte degli artisti era già al lavoro, ognuno concentrato sul suo pezzo.
Il primo che abbiamo beccato è stato Shemo,
Poi abbiamo trovato Ike,
e poi ecco Teddy Killer,
infine, l’ultimo dei mattinieri è Hoek,
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Ben, lasciamo tranquilli i nostri artisti e ci facciamo una bella passeggiata per Roma; poi andiamo a pranzo e nel tardo pomeriggio ci facciamo rivedere. E qui, con grande sorpresa, troviamo la murata finita; sette pezzi stratosferici che escono prepotentemente da un muro che è stato abbattuto e che prima, idealmente, li teneva soggiogati. Un Big Bang li aveva finalmente liberati per permettere loro di far conoscere a tutti la gloria di Deam.
Come al solito presentiamo “in primis” l’intera murata, che date le sue grandi dimensioni, risulterà, su questa pagina, molto piccola. Ma serve solo per rendere una visione d’insieme del lavoro eseguito. Niente paura; poi passeremo in rivista tutti i pezzi, uno per uno.
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Scendiamo ora nei dettagli!
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Ora ci mettiamo al centro della murata e guardiamo di qua e di là!
prima a sinistra e poi a destra. Ed ecco, il cane c’è davvero! Anzi per essere precisi, è una cagnolina, lei si chiama Alice! ed è una giocherellona. Non riusciamo a tenerle dietro.
E dal muro libero di via Renato Cesarini è quasi tutto; domani ci sarà una piccola appendice.