E siamo arrivati a sabato; uno splendido sole ci ricorda che avevamo assunto l’impegno di tornare a Torbellamonaca per testimoniare, una volta realizzata, la murata pro Graff Dream.
Arriviamo e constatiamo con estremo piacere che nessuno hanno avuto l’ardire di parcheggiare la propria automobile a ridosso dei pezzi, anzi abbiamo a disposizione un sacco di spazio da cui realizzare buone foto.
La murata si sviluppa principalmente su tre muri di sostegno di altrettante aree di parcheggio terrazzate; poi, i writer ritardatari che non avevano trovato posto su qusti muri, si erano dovuti accontentare di realizzare i loro pezzi su alcuni muri secondari laterali. E il nostro reportage inizia proprio da questi pezzi.
Partiamo col primo pezzo realizzato da un giovanissimo Musu, a lui l’onore di aprire le danze.
questi ultimi vediamoli separatamente
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Fatta questa premessa, andiamo a vederci le tre murate iniziando da quella più alta.
Qui, nel complesso, dominano i colori freddi, con qualche eccezione ovviamente. Avviciniamoci e andiamo a vederci i pezzi uno per uno.
IL pezzo di Bol è in onore e a sostegno delle donne che lottano per non farsi derubare della loro casa, la casa della donna “Lucha y Siesta” di via Lucio Sestio a Cinecittà/Quadraro, la bellissima antica stazione “Cecafumo” dell’antico trenino dei Castelli Romani.
*Foto di copertina: il graffitaro Cina