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Dopo la piccola parentesi sui poster apparsi questi giorni a Roma, riprendiamo il resoconto della nostra vista in quella sconfinata fabbrica di prodotti di illuminazione per cinema, teatri e grandi eventi, abbandonata probabilmente nel 2001; e la conferma di questa data l’avremo più avanti!
Riprendiamo la chiacchierata da dove ci eravamo fermati; dal salone del grande macchinario, passando attraverso uno stretto corridoio, entriamo in un vasto ambiente, che, data la presenzia di maioliche bianche sulle pareti, ci fa pensare trattarsi dei locali adibiti a cucine o comunque luogo dove si preparava il pasto per gli operai. La parete esterna risulta abbattuta e qui entra un sacco di luce; vediamoci i pezzi qui custoditi.
Passiamo in rivista, uno per uno, questi tre pezzi.
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Lasciamo questo ambiente e ci inoltriamo nel settore uffici; sono vuoti, ai piedi di una scala che porta in un grande salone superiore facciamo l’incontro con quell’elemento che ci ha permesso di individuare, con certezza confermativa, la data di abbandono di questo sito; infatti abbiamo trovato i resti di un calendario hot, ad alte tinte erotiche, che quell’anno, il 2001, la rivista Panorama, produsse con splendide immagini di Manuela Arcuri, dagli occhi nocciola (così dicono gli annali).
Marzo Ottobre
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Saliamo e andiamo a vederci l’unico pezzo presente nella sala superiore.
Scendiamo rapidamente, si sta facendo notte; abbiamo solo il tempo strettamente necessario per vederci i pezzi che stanno nell’ultimo salone da visitare.
Magno
Ora una murata.
che ci vediamo da vicino includendo anche un pezzo lì accanto.
Ozer Jais Hokies
E poi altri due pezzi doppi, trovati in due stanze vicine.
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Infine, chiudendo in bellezza, presentiamo due esercizi sperimentali, presumiamo di Greg Jager.