Torniamo, anche questa volta virtualmente al Muro Libero di via Ostiense, dopo la murata inaugurale, del dicembre scorso, che riconosceva a questo muro, peraltro già liberato da tempo di fatto, lo status ufficiale di Muro Libero.
Quasi tutto quello che era stato realizzato a dicembre è passato alla storia; resiste solo qualche pezzo sul lato destro, quello verso la foce dell’Almone.
Sul lato sinistro , quello che comprende anche la parete sotto l’immenso telaio in ferro dell’ex serbatoio di gas che si vede da mezza Roma, sono apparse due murate, una variopinta, l’altra bicromatica, in nero e argento. Andiamo a vedercele.
La prima, di otto pezzi, è troppo lunga; impossibile, dal punto di vista fotografico, vederla tutta insieme, non ci si capirebbe nulla; quindi l’abbiamo separata un due parti, a loro volta ridivise in due per poterci avvicinare di più; procediamo.
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E veniamo alla seconda murata; quella che sta proprio lì a destra; Come dicevamo ci sono argento e nero; ma anche un po’ di azzurro e rosso, quel tanto che non guasta.
qui necessita avvicinarci!
Selet Tadh il pezzo centrale di Keios
E ora due scatti d’ambiente.