Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /594

Ieri, mentre cercavamo di acciaccare il tempo come qualcuno fa con le formiche quando non ha niente da fare, ci è giunta notizia che una famosa madonna, quella degli scolari, vista di sfuggita oltre un anno fa in un museo che finalmente faceva qualcosa di rivoluzionario, fosse miracolosamente riapparsa su un muro di viale Trastevere, proprio di fronte al ministero della Pubblica Istruzione (forse oggi si chiama solo dell’Istruzione, come se demandare al privato il compito della formazione del popolo fosse una bella cosa; bah).

Abbiamo saputo anche che c’era stato qualche aggiornamento tipo gli angioletti che accompagnavano la madonna sistemati sui tanto bistrattati banchi a rotelle, del tipo di quelli cavalcati da quella specie di giornalista idiota che appare in una squallida rete televisiva (poi ci lamentiamo che il popolo sia alla deriva).

Ma veniamo al sodo; immediatamente, ogni eccezione rimossa, sotto una pioggia torrenziale (ne siete tutti testimoni), in macchina questa volta, siamo andati sul posto. Lì, ahimé, abbiamo accertato che a qualcuno prudessero le mani e prima del nostro arrivo avesse commesso il misfatto di semidistruggere il pezzo tanto faticosamente assemblato da Ex Voto; chi se non lui si poteva premurare di creare una madonna per risolvere le grandi criticità della scuola italiana in questa fase pandemica universalmente riconosciuta come la più grave degli ultimi cinquecento anni!?

Ecco come ci si è presentata la nuova edizione della Beata Vergine degli Scolari implorata al fine di ottenere un aiuto affinché i nostri figli non diventino somari.

la Beata Vergine degli Scolari di Ex Voto

Sono stati violentemente asportati, il fanciullo con testa asinina, l’implorazione, gli angioletti sui banchi a rotelle. Il pezzo integro lo si può vedere sulla pagina FB dello street artist Ex Voto.

la parete espositiva

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Un po’ delusi dallo smacco subito a opera di mano ignorante, tornati a casa, abbiamo rispolverato un’altra madonna che tenevamo in serbo per un’occasione del genere; lei è la Santa Madonna della Sassaiola, apparsa nel mese di giugno scorso su un incantevole angolo del rione Parione.

Lei che è stata implorata da Ex Voto di raccogliere “serci, sassi, scoji e breccole (il tutto virtuale) da scagliare con forza addosso ai falsi adoratori che la circondano.

santa madonna della sassaiola seppellisci di pietre quest’Italia ipocrita, destrorsa e legaiola

Per la cronaca, questa immagine è la rivisitazione, da parte di Ex Voto, della “Madonna Vallicelliana” esposta dietro l’altare maggiore della Chiesa Nuova che sta lì, nella vicina piazza. E qui di seguito prendiamo pedissequamente lo scritto proprio di Ex Voto per presentare il suo pezzo per spiegare origini e storia di questa madonna, quella originale però:

E forse non tutti sanno che nel 1608 Rubens e una macchina scenica barocca, che la fa apparire e scomparire a comando, arricchirono la Vellicelliana per la sua nuova collocazione in Santa Maria in Vallicella. La chiesa che noi romani chiamiamo Nuova da quando fu costruita nel lontano 1575 unendo due preesistenti, e vecchie, chiese medioevali. Così come forse non tutti sanno che quell’immagine è di una miracolosità miracolante così tanto miracolosa che sgranò gli occhi, per la paura, quando Napoleone era alle porte di Roma e protesse i fedeli reggendo su di sé un tetto crollato durante una messa. E di certo, forse, non tutti sanno che il primo luogo di esposizione pubblico di quell’immagine così sacra in città, dipinta da mani ignote chissà quando e chissà dove, era un cesso pubblico del Parione. L’antico rione romano che ospita chiesa, piazza, arco e vicolo della Chiesa Nuova. E che lì, proprio in quel cesso pubblico, in anni non ben definibili della lunga vita di Roma, compì il suo primo miracolo quando, tra lazzi e olezzi, dopo essere stata offesa dal lancio d’un sasso pianse sangue. Chissà. Forse adesso la Madonna Vallicelliana, grazie all’aiuto della Santa Madonna della Sassaiola, compirà il suo quarto miracolo vendicando, sasso per sasso, tutte le offese che riceve oggi da quelli che, con così tanta sventata leggerezza, sventolano madonne a destra e a manca. Ex-Voto compreso.

nella cornice naturale all’Arco della Chiesa Nuova

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Scendiamo ora nei dettagli del pezzo; vediamo se i frequentatori del progetto “FotografiaErrante” sono in grado di riconoscere i falsi adoratori della Santa Madonna della Sassaiola.

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E ora, noi poveri mortali, in ottemperanza a un esplicito desiderio dell’artista, oltre che donare post fotografici, poniamo sul greto, personali ex voto fatti di sassi, da usare con avvedutezza!

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